Siamo a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo all’Oasi LIV (Lega Internazionale Vigilanza) Sicilia, un’associazione di promozione sociale gestita da una coppia di appassionati ragazzi. Loro sono Alessio Di Dino ed Eleonora Proietti. Si può tranquillamente affermare che gli animali sono la loro vita. Lavorano infatti in questa struttura abitata da cani, gatti, maiali, galline, oche, tacchini, anatre, capre, un ariete e anche un furetto.
Abbiamo avuto il piacere di fare una lunga chiacchierata con Alessio ed Eleonora che ci hanno raccontato tutte le loro attività come, ad esempio, quella con i ragazzi in carico ai servizi della giustizia minorile, che al momento, ogni weekend, si recano all’Oasi LIV Sicilia per svolgere un percorso rieducativo, lavorando a stretto contatto con gli animali e la natura.
Come nasce l’Oasi LIV Sicilia
L’Oasi LIV Sicilia è nata ad agosto del 2015: “Il mio trasferimento qui – spiega Alessio Di Dino – è avvenuto il giorno di Ferragosto. La struttura è stata donata da una signora della Brianza. Avevo 12 cani in una villetta in affitto con giardino. Sono stato costretto a lasciare casa e non riuscivo a trovare un’altra sistemazione per via dei cani. Quindi questa signora che conoscevo voleva comprare una casa per poi affittarmela. Da qui è nata l’Oasi. Gli animali sono stati spostati qui: avevo con me i 12 cani e poi anche altri in alcuni box per cavalli che attendevano di essere adottati”.
La prima associazione aperta da Alessio si chiamava LIV Sicilia: “avevo aperto questa sezione in Sicilia ma esisteva già in Toscana”. In seguito l‘associazione di volontariato si è trasformata in un’altra di promozione sociale così da permettere di lavorare meglio con vari progetti e con i Comuni. “Abbiamo modificato il nome – spiega – e cambiato la tipologia di associazione”. A luglio di quest’anno l’Oasi LIV Sicilia si è allargata con una struttura in più ubicata affianco alla prima.
L’idea attuale è di sistemare la struttura nuova per organizzare eventi come pranzi e cene con musica come un agriturismo riservato soltanto ai soci dell’associazione. Quest’ultimi possono usufruire di tutti i servizi offerti tra cui un giro nel bosco di Ficuzza, pagando una quota mentre Alessio ed Eleonora mettono a disposizione le guide. Si tratta di attività che sono inserite nello statuto dell’associazione.
La struttura che esisteva già continuare a essere, tra le altre cose, anche affittacamere. Le stanze infatti si possono trovare su Airbnb. Al momento si stanno facendo i lavori per rendere indipendente la zona ospiti da quella dei padroni di casa. Presto chi vorrà potrà tornare ad avere la possibilità di affittare una camera all’Oasi LIV Sicilia di Piana degli Albanesi.
L’Oasi LIV Sicilia è un’azienda agricola inattiva
Eleonora Proietti ha spiegato che l’Oasi LIV Sicilia è un’azienda agricola inattiva: “Ci occupiamo di tutto ciò che riguarda gli animali da reddito cioè da allevamento. Per poter aver un animale come, ad esempio, una capra devi avere un’azienda agricola. Nel nostro caso si tratta di un’azienda agricola inattiva. Noi non macelliamo e non vendiamo. Gli animali che arrivano da noi sono sequestrati da persone che li detengono in maniera errata”.
Da quando esistono le associazioni animaliste su questi animali da allevamento vengono fatte alcune analisi per vedere se sono in salute. Quelli che stanno bene vengono accolti in associazioni come l’Oasi LIV Sicilia. Tali animali non si possono nemmeno riprodurre, arrivano già sterilizzati altrimenti hanno l’obbligo di sterilizzarli. Muoiono quindi di morte naturale o di malattia.
“Io sono educatore cinofilo – racconta Eleonora – ma mi occupo anche di rete sociale: faccio da tramite con gli animali, mi occupo di pet therapy e lavoro con le scuole. Nascerà poi una fattoria didattica in cui verranno i bambini delle scuole”.
Ci sono otto maiali, un ariete, tre capre, poi c’è tutta la parte voliera. Anche le galline vengono trovate in giro: una di queste, ad esempio, è stata trovata in spiaggia al porto di Palermo.
I cani sono i protagonisti dell’Oasi LIV Sicilia
Eleonora Proietti ha poi spiegato come avviene il ritrovamento di un cane in difficoltà a seguito di una segnalazione a cui è chiamata a rispondere la Polizia Municipale, responsabile di randagismo. Quest’ultima avvia un iter che il Comune, dove è stato ritrovato l’animale, dovrebbe avere già assodato.
Molto spesso però i Comuni non hanno convenzioni con i canili privati né con altro quindi la Polizia Municipale, una volta sul posto, non sa cosa fare. “Noi come associazione abbiamo stipulato delle convenzioni con il Comune pagate al minimo perché dobbiamo essere ripagati per il lavoro che svolgiamo e poi è anche giusto che il Comune si prenda le sue responsabilità”.
“Se il cane viene ritrovato – prosegue – la procedura è la seguente: la persona che ha trovato il cane chiede al Comune il verbale di affido temporaneo. Se quel cane però, a cui viene messo il microchip dal Comune, fa una qualsiasi cosa la responsabilità è del Comune, che ha inoltre le spese a suo carico. Mentre la detenzione dell’animale è a nostro carico. Tutte le procedure sanitarie sono a spese comunali. Una volta era difficile che un Comune microchippasse un cane, adesso invece è più facile. Tuttavia, capita che ci siano altri Comuni che non prevedono di mettere il microchip ai cani quindi bisogna farlo a nome nostro, dipende da dove viene ritrovato il cane”.
L’adozione dei cani
“Cerchiamo adozione per i cani – continua Eleonora Proietti – tramite i social o altre associazioni amiche. Occorre tener conto delle varie tipologie: ci sono alcune caratteristiche che stabiliscono l’indice di adottabilità. Come, ad esempio, pensiamo che Tui, una cagnolina ritrovata da poco, sarà molto probabilmente adottata in poco tempo perché ha delle caratteristiche che piacciono alla maggior parte delle persone: è bella, femmina e di colore chiaro. Per Giulio invece, maschio, nero e già di 13 chili di peso a 3 mesi l’adozione sarà più difficile e quindi il mio impegno sarà triplicato rispetto a Tui”.
Alessio ed Eleonora si occupano di far star bene i migliori amici dell’uomo anche a livello comportamentale. Infatti i cani sono a stretto contatto con altri simili di tutti i tipi, come animali non vedenti, quindi socializzano meglio perché abituati a stare con tutti. Gli viene insegnato, ad esempio, a scendere e salire le scale perché molti arrivano all’Oasi di Piana degli Albanesi senza averlo mai fatto.
“Se, ad esempio, Giulio che ora è libero di scorrazzare e stare con gli altri cani dovesse crescere troppo, a malincuore andrebbe in un box. Se dovessimo tenere tutti i cani liberi è come se vivessero tutti i giorni nel periodo di Natale al centro commerciale”, ha sottolineato Eleonora.
Quando le persone telefonano all’Oasi e dicono che vogliono un determinato cane, Eleonora gli dice prima di aspettare e vedere se quel cane che hanno scelto va bene per loro. Ci sono, ad esempio, famiglie che vivono in appartamenti e cani non adatti a questa vita ma che hanno bisogno di spazio, altrimenti potrebbero smontare casa. Questo è un lavoro anche psicologico e comportamentale che tutti dovrebbero apprezzare perché vuol dire cura e attenzione verso gli animali ma anche verso le famiglie adottanti.
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Il lavoro con i ragazzi in carico ai servizi della giustizia minorile
L’Oasi LIV Sicilia lavora anche con i ragazzi in carico ai servizi della giustizia minorile afferenti all’USSM (Ufficio di servizio sociale per minorenni) e al Centro Diurno Polifunzionale annesso allo stesso USSM. I minorenni conoscono così una nuova professione e inoltre hanno a che fare con gli animali.
“Questi ragazzi non hanno idea di cosa sia l’empatia – spiega Eleonora Proietti -, il rispetto del prossimo, un’organizzazione della giornata, non hanno regole o, spesso, le hanno solo in famiglia. Non sono mai stati, ad esempio, a teatro e non hanno mai visto le stelle: li abbiamo portati al bosco di Ficuzza e hanno visto le stelle per la prima volta. Forse si saranno ritrovati qualche volta in situazioni di buio ma visto che, non hanno mai avuto nessuno che gli ha detto di alzare la testa, non sono riusciti ad accorgersi della bellezza“.
Si tratta di ragazzi che svolgono presso l’Oasi la loro messa alla prova. “Ogni giorno insieme a noi – continua – i ragazzi fanno il giro degli animali, lavorando per loro. Ogni volta si analizzano vari argomenti come la tensione o la qualità della vita. Inoltre si svolgono attività extra struttura come quella di giardinaggio. Inoltre alcune volte si fanno delle passeggiate con i cani fuori dall’Oasi“.
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Il sogno più grande di Eleonora e Alessio lo spiega quest’ultimo con queste parole: “Più che sogno è un obiettivo: spero che questo luogo possa autofinanziarsi sia economicamente che dal punto di vista gestionale in maniera autonoma e possa rimanere nel tempo. Non vorrei mai ritrovarmi a un certo punto a chiudere perché non ce la facciamo più a causa dell’età. Vorrei quindi avere la possibilità di stipendiare qualcuno che possa mandare avanti nel tempo l’Oasi LIV Sicilia“.
Per sostenere l’Oasi LIV Sicilia e il prezioso lavoro di Alessio Di Dino ed Eleonora Proietti:
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Alessio Di Dino
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