Funerali Giovanbattista Cutolo, la diretta, L’arcivescovo di Napoli: “Se qualcuno ha detto: “scappate”, io vi dico “restate”

La diretta dei funerali di Giovanbattista Cutolo, il musicista dell'Orchestra Scarlatti barbaramente ucciso per uno scooter parcheggiato male da un 17enne
Funerali Giovanbattista Cutolo: la diretta da Napoli

La chiesa del Gesù Nuovo nell’omonima piazza di Napoli è gremita di gente. Tutti presenti per i funerali di Giovanbattista Cutolo, il musicista di 24 anni barbaramente ucciso da un minorenne al Molo Beverello per uno scooter parcheggiato male.

Prima della messa la sorella di Giò Giò ha voluto leggere una lunga sincera e commovente lettera in cui ha ripercorso i momenti più belli insieme al fratello, così innamorato della musica. Cutolo sognava infatti di poter arrivare a suonare nell’Orchestra di Sanremo, lui che già a 24 anni era un componente dell’Orchestra Scarlatti di Napoli. Un ragazzo pieno di sogni.

Sono presenti le istituzioni della Città di Napoli, della Regione e alcuni rappresentanti del governo italiano. Il sindaco Gaetano Manfredi ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi. Il musicista Marco Zurzolo è stato intervistato da Canale 21, conosceva bene Giò Giò ed è amareggiato per lui, la famiglia e per tutta la città di Napoli. Parthenope non merita tutto questo dolore causato dalla parte più oscura della città.

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La messa per i funerali di Giovanbattista Cutolo ha inizio

Funerali Giovanbattista Cutolo: la diretta da Napoli
L’Arcivescovo Domenico Battaglia (Foto da Canale 21)

“Non siamo qui per pregare per Giò Giò ma con Giò Giò”, con queste parole l’arcivescovo di Napoli ha iniziato la messa per i funerali di Giovanbattista Cutolo.

“Non vorrei essere qui a celebrare la morte di un altro figlio di Napoli – ha proseguito Domenico Battagliaucciso da un altro figlio di Napoli. Non vorrei essere qui perché avrei voluto che non ce ne fosse motivo. Più che sentir parlare di lui, della sua bravura, della sua arte e voglia di vivere, avrei voluto toccarla con mano, magari ascoltando un concerto della sua orchestra o una delle sue magnifiche composizioni, come quella che mi ha fatto ascoltare qualche giorno fa suo papà. Nessuno può più fermare quella mano giovanissima ma già deviata. Dinnanzi alla morte del nostro figlio non abbiamo altre parole in cui confidare se non quelle del Vangelo di Cristo”.  

“Carissimi giovani la vostra presenza in questa chiesa vuol dire quanto fosse amato Giò Giò e sembra vogliate rivolgere a noi adulti la domanda: ‘Perché è successo?’. Io non ho purtroppo una risposta. Insieme a Giò Giò però vi dico di impegnarvi: Napoli ha bisogno di voi. I desideri e le speranze di Giò Giò camminano sulle vostre gambe. Il suo volto e il suo nome devono essere scolpiti nel cuore e nella mente di noi adulti come monito, come tormento affinché un freno venga messa alla violenza e al terrore. Sono ancora troppi i silenzi che fanno male. Dinanzi alla bara di questo nostro amico nessun adulto di questa città può essere assolto“.

Domenico Battaglia: “Giovanbattista, sono colpevole anch’io”

Funerali Giovanbattista Cutolo: la diretta da Napoli
La chiesa del Gesù Nuovo gremita di gente (Foto da Canale 21)

“Giovanbattista accetta la mia richiesta di perdono perché sono colpevole anch’io. Fin dal primo giorno dell’arrivo in questa città mi sono reso conto dell’emergenza che c’era. Mi sono appellato alle istituzioni ma non è bastato. Avrei dovuto urlare fino a quando i proclami si fossero trasformati in azioni concrete. Giovanbattista figlio di Napoli accetta le scuse della tua città”.

“Chi occupando incarichi di responsabilità tarda a mettere in campo azioni concrete. Troppi giovani perdono la vita per mano dei coetanei. Perdona gli adulti di questa città, tutti devono fare la propria parte: alzando la voce e mettendo la propria vita davanti. Perdonaci tutti Giò Giò perché quella mano l’abbiamo armata anche noi, con i nostri sbagli, con i nostri ritardi, promesse non mantenute, proclami e incapacità di comprendere l’emergenza di questa città davanti a bambini che camminano armati“. 

“Prima di salutarti Giò Giò perdona la mia insistenza nel rivolgermi a te – ha continuato l’arcivescovo Battaglia, vedi lo faccio al presente e ti parlo non come se fossi qui ma tu sei davvero qui grazie alla Resurrezione. Lo spirito di Dio rende eterni e vivi i legami. Giò Giò ti chiedo di essere vicino alla tua mamma Daniela, suona per lei la melodia della vita che non muore, allo stesso modo come lei faceva con te quando eri piccolissimo. Per il tuo papà Franco componi versi e prendi per mano anche lui facendolo sentire bene. Stai accanto a tua sorella Lulù, prendi anche lei per mano e falle sentire che suo fratello sempre è vicino e mai l’abbandonerà. Strappa dai cuori dei tuoi amici e dei ragazzi della tua orchestra il dolore e la disperazione”.

L’arcivescovo di Napoli: “Io vi dico: Restate”

Funerali Giovanbattista Cutolo: la diretta da Napoli
Daniela, mamma di Giovanbattista Cutolo (Foto da Canale 21)

Il male ti ha gettato a terra ma non ha mai avuto e mai avrà la peggio. Se dal cielo ci darai la forza necessaria cammineremo insieme. E infine prega per la tua città e per Napoli che non ha saputo proteggerti. Prega anche per chi occupa posti di responsabilità. Che la tua dolce musica diventi uno strillo potenti: educare Napoli, disarmare Napoli, amare Napoli. Amare Napoli e volere il bene di Napoli”.

“Donare il proprio tempo, condividere passione ed entusiasmo affinché le pistole si trasformino in posti di lavoro, i pugni in mani tese, gli insulti in melodie e concerti. Fratelli e sorelle, questo può avvenire grazie all’impegno. Giò Giò ha seminato bellezza. Se qualcuno ha detto fuggite e qualcun altro ha detto scappate io vi dico: Restate“.

“Io sono certo che questo non è un sogno o l’invito utopistico di un vescovo. Questo è e sarà il futuro che il Signore sta preparando per Napoli. Ogni figlio di Napoli sarà figlio di tutti. E per tutti sorgerà una nuova primavera di speranza. Ciao Giò Giò – ha concluso Domenico Battaglia -, non so come, non so quando, non so dove, ma so che noi ci incontreremo, ci vedremo, ci abbracceremo perché l’amore è più forte della morte. Grazie della tua vita, Giò Giò.

Funerali Giovanbattista Cutolo: la diretta da Napoli
Gente fuori dalla Chiesa del Gesù Nuovo (Foto da Canale 21)

L’Orchestra Scarlatti ha poi eseguito un brano per Giò Giò con Marco Zurzolo che suonava il sax.

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Foto in evidenza da Il Riformista

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