Rara aurora boreale rossa illumina il cielo delle Dolomiti e del nord Italia: il mistero svelato

Aurora boreale rossa avvistata ad occhio nudo al Nord Italia, un raro fenomeno che si ripete dopo nemmeno due mesi
Rara aurora boreale rossa illumina il cielo delle Dolomiti e del nord Italia: il mistero svelato

Un’incredibile aurora boreale, colorata di rosso, nella serata del 5 novembre 2023, ha catturato l’attenzione degli abitanti delle regioni settentrionali dell’Italia.

L’aurora boreale è stata avvistata a occhio nudo in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e altre località del Nord Italia. Questo spettacolo straordinario è stato preceduto da un simile avvistamento avvenuto solo meno di due mesi prima, la notte del 25 e 26 settembre 2023.

Le segnalazioni sono giunte in massa tra le 18:00 e le 19:00 del 5 novembre, quando i cieli del Nord Italia si sono tinti di un rosso vibrante. L’aurora boreale è rimasta visibile per diversi minuti, sorprendendo gli osservatori in varie regioni.

Anche nelle regioni del Meridione, come la Puglia, dove l’aurora boreale non era visibile a occhio nudo, le macchine fotografiche sono riuscite a immortalare il fenomeno, confermando il suo spettacolare colore rosso.

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Doppio avvistamento dell’aurora boreale: cosa sta succedendo nei cieli del Nord Italia

Rara aurora boreale rossa illumina il cielo delle Dolomiti e del nord Italia: il mistero svelato
Tempesta solare magnetica (Foto da Pixabay)

L‘origine di queste aurore boreali rosse è legata a un evento solare straordinario: un’espulsione di massa coronale, ovvero un flusso di particelle cariche emesse dalla parte esterna dell’atmosfera del Sole. Questa espulsione di massa coronale è stata rilasciata dalla nostra stella alcuni giorni prima dell’avvistamento, creando una tempesta geomagnetica.

Questi eventi, sebbene non rari in sé, possono causare disturbi nel campo magnetico terrestre e scatenare aurore visibili da molte parti del mondo.

La misura del disturbo geomagnetico è espressa mediante un indice noto come Kp, che varia da 0 a 9. Solitamente, per osservare le aurore, è necessario un Kp tra 8 e 9, ma l’aurora boreale visibile in Italia aveva un Kp di circa 7. Quindi, perché abbiamo avuto la fortuna di vederla e perché era rossa?

Di solito, le aurore boreali sono di colore verde, ma in Italia è raro osservare questo spettacolo in questa tonalità. Le aurore verdi si formano quando le particelle cariche provenienti dal Sole interagiscono con le molecole di ossigeno a una quota compresa tra 100 e 300 km nell’atmosfera.

Tuttavia, quando le tempeste geomagnetiche sono abbastanza intense, queste particelle possono interagire anche con singoli atomi di ossigeno situati a quote più elevate, oltre i 400 km. Questa interazione produce aurore di colore rosso, che sono visibili da distanze molto maggiori, spesso migliaia di chilometri. Ed è proprio questo spettacolo che abbiamo avuto la fortuna di osservare in Italia.

La coincidenza di due aurore boreali così rare in meno di due mesi è spiegata in parte dal fatto che il Sole sta entrando nella sua fase di massima attività magnetica nel ciclo undecennale. Questo significa che è particolarmente attivo, con frequenti brillamenti solari e espulsioni di massa coronale.

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Questa attività solare eccezionale ha regalato agli abitanti del Nord Italia uno spettacolo celeste memorabile, aprendo una finestra su un mondo di meraviglie astronomiche al di sopra delle nostre teste.

Foto in evidenza da Facebook @aurora boreale

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