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Puccini Opera Festival: mercoledì 7 luglio di scena “The Fake’s Digress” di Antonio Di Stefano

Al teatro del Giglio, nell'ambito degli eventi del Puccini Opera Festival
Fake's Digress Di Stefano

Al teatro del Giglio, nell’ambito degli eventi del Puccini Opera Festival, mercoledì 7 luglio sarà di scena l’opera “The Fake’s Digress” di Antonio Di Stefano

Grande appuntamento mercoledì 7 luglio alle ore 21 al teatro del Giglio  di Lucca per il “Puccini Chamber Opera Festival” organizzato dall’associazione Cluster in collaborazione con il teatro del Giglio e la Banca del Monte di Lucca.
Saranno due le opere messe in scena dall’associazione in questo mese di luglio: la prima andrà in scena mercoledì 7 e sarà il “The Fake’s Digress” per la regia di Antonio Ferdinando Di Stefano e il libretto di Gabriele Micheli. 
Laureato a pieni voti in Musicologia presso la Facoltà di Musicologia di Cremona, Di Stefano ha studiato pianoforte con i M° Marco Baraldi e Francesco Cipriano e composizione con il M° Fabio De Sanctis De Benedictis. 
Vanta collaborazioni con figure di spicco del panorama artistico-musicale nazionale come il M° Giuseppe Sinopoli, ma anche Carlo Monni, Niky Giustini, Vanessa Gravina Aldo Tarabella. 

Le Fake news tema centrale del “Fake’s Digress”

Fake's Digress Di Stefano
Il regista Antonio Di Stefano (foto Di Stefano)

Il Fake’s Digress è un lavoro che vuole abbracciare molte anime sonore proprio anche per giocare col concetto di opera che non è più imbalsamato nel passato ma essa stessa promotrice di nuove possibilità musicali e lessicali. 
Queste le parole che il regista Antonio Di Stefano usa per descrivere la sua creatura: “The Fake’s Digress è una piccola opera buffa giocata intorno al ritrovamento casuale di un documento che serve come pretesto per parlare di altro ovverosia delle fake news e del concetto del falso o del verosimile che quotidianamente ci attraversa la vita creando spesso una forte conflittualità sociale che serve probabilmente a qualcuno per altri scopi.
E Di Stefano conclude dicendo: “Il contenitore dell’opera non è più una scatola rigida ma un ambiente fluido nel quale confluiscono le tensioni musicali e linguistiche della società contemporanea che si avvale anche di citazione del passato ma non esclusivamente”. 

Il costo del biglietto è di 8 euro, 5 il ridotto.

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