Futura News

Raffaella Carrà, se ne va una leggenda senza tempo dal cuore libero

Raffaella Carrà

Ci ha lasciati Raffaella Carrà, un mito vivente e anche un’icona gay ma non solo. Ha cantato l’amore libero quando i pregiudizi erano ancora troppo forti nel nostro Paese e ancora adesso c’era bisogno della sua mente sgombra di stereotipi e del suo cuore leggero

Raffaella Carrà
Raffaella Carrà (dal web)

Un personaggio emblematico molto amato anche in Spagna. Ci lascia una grande donna, un’artista libera, un’anticonformista. Nel 2017 era stata la madrina del World Pride a Madrid e in quell’occasione aveva dichiarato in un tweet: “Dieci anni fa il #WorldPride2017 era a #Roma oggi hanno scelto me: per il tuo coraggio, l’energia e libertà. Questa la motivazione. Grazie”.

Ma la Raffa internazionale non era solo questo. Era molto di più. Era la regina della televisione italiana e non ce ne saranno altre. Era spregiudicata tanto che nell’autunno 2020 il “The Guardian” l’aveva incoronata come un sex symbol con questa motivazione: “è l’icona culturale che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso”.

Durante la sua lunga carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi. Iniziò la sua carriera molto presto con il cinema in alcune pellicole degli anni Cinquanta e Sessanta per poi raggiungere il successo del piccolo schermo durante la stagione 1969-1970 con lo spettacolo “Io, Agata e tu”, con Nino Taranto e Nino Ferrer. In questo show Raffaella Carrà lanciò un nuovo stile di showgirl, molto più moderno e “scattante”. Fece scalpore il suo ombelico scoperto nella sigla di “Canzonissima” “Ma che musica maestro!”, che condusse insieme a Corrado nell’autunno del 1960.

Negli anni Ottanta i suoi album “Fatalità” e “Bolero” furono semplicemente degli enormi successi discografici.

Si affermò come conduttrice con la trasmissione “Pronto, Raffaella?”, che le fece vincere il titolo di “Personaggio televisivo femminile a livello europeo”. Nel 1990 condusse uno show dall’Italia e dalla Spagna intitolato “Cuando Calienta el sol”. Nel Paese iberico ha poi condotto “Hola Raffaella“, “A las 8 con Raffaella“, “En casa con Raffaella“. Furono tutti successi, tanto che Telecinco voleva confermarla ma lei decise di ritornare in Italia e nel 1995 condusse “Carràmba! Che sorpresa“.

Negli anni Duemila, ricordiamo, l’uscita del remix del 2011 di un suo storico brano, “A far l’amore comincia tu“, che fu inserito anche da Sorrentino nel suo capolavoro “La grande bellezza“.

Nel 2016 è una delle coach di “The Voice of Italy” e nello stesso anno conduce con enorme successo di pubblico e critica il “Gala 60 años juntosdella TVE spagnola. La sua ultima esperienza televisiva è stata nel 2019 con il programma “A raccontare comincia tu” in onda su Rai 3, ispirato a quello spagnolo “Mi casa es la tuya”.

Oggi si è spenta a Roma dopo aver affrontato un terribile male che l’affligeva da tempo. L’Italia e la Spagna intere (e non solo) non possono far altro che unirsi al dolore di amici e parenti. Un’icona di spensieratezza, intelligenza, libertà e classe. Una leggenda senza tempo che rimarrà nel cuore di tutti.

Siamo una realtà indipendente
che
non riceve nessun tipo
di finanziamento.
Aiutaci a realizzare il nostro sogno,
dona anche tu

Siamo una realtà indipendente che non riceve nessun tipo
di finanziamento.
Aiutaci a realizzare il nostro sogno,
dona anche tu

futuranews

Iscriviti alla nostra Newsletter:
per te tante sorprese!