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Covid, contagi in aumento: più della metà dovuti ai rientri dalle vacanze

Covid, rientri dalle vacanze

Covid19: Continuano ad aumentare i contagi, allarme in tutte le regioni, si accusano i migranti ma più della metà dei casi proviene dai rientri dopo le vacanze
In Italia la pandemia di Covid continua a crescere, salgono i numeri, che in molte regioni si stanno pericolosamente avvicinando a cifre analoghe a quelle dello scorso maggio mentre sono diminuiti drasticamente i ricoveri in ospedale e le terapie intensive. Il virus ora sembrerebbe avere meno carica, portando la maggior parte dei positivi a restare asintomatici.
Dagli esperti che stanno studiando il fenomeno di questa seconda ondata di contagi, emergono particolari che potrebbero spiegare perchè il virus sembrerebbe ora colpire principalmente la fascia di età tra i 20 e i 40 anni.
Nonostante gli allarmismi strumentalizzati politicamente nei confronti del “pericolo migranti”, i dati scientifici in base ai test effettuati parlano chiaro: circa il 65%, quindi più della metà dei casi positivi è dovuta a soggetti che sono rientrati dalle vacanze all’estero, o da persone che sono rientrate nella propria regione dopo essere state in luoghi di villeggiatura nei quali sarebbero stati contagiati a causa degli assembramenti dovuti alla “movida” e al mancato rispetto delle regole sull’uso dei dispositivi di protezione e sul distanziamento sociale.
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Covid, casi di rientro preoccupano le regioni:

Francesco Boccia Ministro Affari Regionali
Francesco Boccia Ministro Affari Regionali (foto dal web)

Nel bollettino di ieri al primo posto la Lombardia + 239 nuovi casi, poi il Lazio con 184, seguito dal Veneto con 145, e dalla Campania con 138 . Aumenti anche in Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna, regione nella quale si sta soffermando l’attenzione creando un vero e proprio “caso” nelle ultime ore, infatti il pericoloso aumento dei soggetti positivi, specialmente tra i giovani, sarebbe dovuto ai pochi controlli sia nelle spiagge che nei locali ritrovo del turismo estivo, unendo anche il fatto che le affollate discoteche dell’isola sarebbero state fatte chiudere troppo tardi, quando ormai la maggior parte dei turisti potrebbe già risultare positiva ed asintomatica e questo nasconderebbe un pericolo da non sottovalutare al momento del rientro nelle altre regioni.

Ora infatti è scontro tra vertici delle Regioni e Governo per spingere sull’approvazione di nuove linee guida, regole più rigide per evitare i casi di contagi causati dagli spostamenti. La Sardegna chiede al governo di pagare per la quarantena di chi, dopo tampone positivo non possa tornare nella propria regione e si scontra col Lazio per la competenza nei test,  il Lazio chiede più controlli ai rientri, e tamponi rapidi per chi sbarca a Civitavecchia e il Governatore della Campania De Luca minaccia addirittura di chiudere i confini regionali. Come già anticipato dal Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia , a breve si renderà necessario un nuovo vertice tra Governo e Regioni per ristabilire ed unificare le regole sui controlli.

Mentre Musumeci per la Sicilia continua a puntare il dito contro i migranti, alla luce degli ultimi dati è evidente come la causa principale della nuova diffusione rapida del virus, siano proprio i rientri e gli spostamenti interregionali dovuti alle ferie estive. Anche dalla regione più colpita, la Lombardia, Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare ha ammesso che:  “Due terzi delle positività riguardano cittadini che rientrano dall’estero e i loro contatti diretti”.
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