La nuova università: aule a numero chiuso e mascherina sempre

Aule universitarie dimezzate

Le linee guida per gli atenei: posti ridotti del 50 per cento e disposti a scacchiera. App per prenotare le lezioni dal vivo, il resto seguirà da casa
Dopo mesi di stallo l’università riparte con aule a numero chiuso, con capienza dimezzata e didattica mista, oltre che mascherine obbligatorie sempre: da quando si mette piede in ateneo a quando si esce, ma anche per tutto il tempo in cui il professore spiega. Per poter assistere alla lezione in aula ci si dovrà prenotare tramite app e, una volta esauriti i posti, chi rimarrà fuori seguirà  la lezione da casa. Da un articolo pubblicato su “Repubblica” si apprendono le prime linee guida per una “quasi” normale ripresa delle attività didattiche.
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Le aule universitarie

Prima di questo vero e proprio evento catastrofico, le aule universitarie erano un luogo che favoriva, oltre che l’apprendimento ed il confronto, anche aggregazione e vicinanza tra i vari studenti. Da settembre, le cose cambiano. Il distanziamento tra uno studente e l’altro sarà di un metro, con un margine concesso del 10 per cento in meno o in più per non penalizzare la capienza delle aule fatte ad anfiteatro o a gradoni, con file di sedute fisse: sono la maggioranza negli atenei. La variabilità sarà legata anche alla differenza fisica tra gli studenti. La capienza verrà ridotta di almeno il 50 per cento indicando i posti dove non sarà possibile sedersi (come in treno, ad esempio). Laddove ci sono sedute mobili può essere ampliata mantenendo il metro di distanza. Ogni giorno verrà effettuata la sanificazione delle aule garantendo un ricambio d’aria. Le mascherine saranno obbligatorie per “tutto il tempo di permanenza nelle strutture didattiche” sono obbligatorie. Gli studenti non potranno abbassarle neanche durante la lezione. L’unico a farlo potrà essere il professione durante la spiegazione.

Prenotare il posto tramite app

Per seguire la lezione nelle aule si faranno dei turni e sarà possibile prenotare il proprio posto online. Molti atenei stanno testando o hanno già messo a punto un’app per prenotarsi: a Cagliari si chiama App-Posto, a Padova EasyRoom, lo prevedono, tra altri, anche Catania, Bologna, la Statale di Milano.
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