Il virologo Burioni ha espresso la sua opinione sul voto nelle scuole: rischio Covid troppo alto
Il virologo Roberto Burioni, ormai famoso per tutti gli italiani dall’inizio dell’emergenza Covid 19, ha espresso il suo punto di vista sull’apertura delle scuole e sul voto. Polemica accesissima quella riguardante il rientro a scuola. La preoccupazione di molti è aggravata dal fatto che il 20 e 21 settembre si andrà a votare comportando anche una chiusura temporanea degli edifici seguita poi da una riapertura una volta sanificati gli ambienti. Ebbene, Burioni non ci sta. Sul sito ‘Medical Facts’ da lui fondato ha sentenziato duramente contro una “polemica che oramai assomiglia molto a una lotta nel fango a scopi politici”. Il virologo ha mal tollerato la gestione della questione scuole e voto. Il suo avvertimento è indirizzato al mondo della politica. Da uomo di scienze ha voluto diffondere la sua preoccupazione sui giorni che verranno.
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Covid, il virologo Burioni: “Situazione imbarazzante”

Il motivo della discordia tra parti politiche, sindacati, scienziati e semplici cittadini è sempre lo stesso da giorni: la riapertura delle scuole. Tanto più che quest’ultima coincide con il voto e l’utilizzo dei plessi scolastici come sedi dove si recheranno potenzialmente milioni di italiani. Il virologo Burioni ha espresso chiaramente il suo parere da scienziato: “Non si dovrebbe votare nelle scuole“. E ha aggiunto: “Luoghi alternativi dovrebbero essere da tempo identificati in modo da non intralciare ulteriormente una già tribolata attività scolastica”. “Fregarsene -osserva il docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano- vuole dire tenere in poco conto l’importanza dell’istruzione che, a mio giudizio, dopo la salute, è la cosa più importante che esista”.
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