Tra poco più di un mese inizierà la propaganda legata alle prossime elezioni politiche. Gli italiani infatti, sotto l’ombrellone, quest’anno potranno godersi quella che già chiamano “la campagna elettorale sui bagnasciuga“, nella quale i nostri politici dovranno definire liste e alleanze.
La data in cui gli italiani dovranno recarsi alle urne, grazie solo alla crisi di governo, è stata fissata al 25 settembre del corrente anno, e si voterà con un sistema elettorale misto per la Camera e per il Senato.
Se fossimo andati al voto, come previsto a scadenza naturale della legislatura, nel 2023, il decreto finora in vigore (decreto 177 del 23 dicembre 2020) – che prevede i confini dei nuovi collegi “Determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali e l’elezione delle Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica” – avrebbe dovuto essere modificato.
Cambieranno dunque anche le mappe elettorali: il taglio dei parlamentari è stato già deciso dalla riforma costituzionale approvata da questa legislatura, il decreto è stato adottato nel 2020 con una riduzione dei deputati da 630 a 400 e da 315 a 200 per i senatori.
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Elezioni politiche regionali in Lombardia.
Dopo le dimissioni di Mario Draghi (economista e accademico) dal ruolo di presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, ruolo che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva inizialmente rifiutato, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi – centrodestra – colgono l’occasione per anticipare la corsa alle urne.
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Le ultime regionali in Lombardia furono svolte il 4 marzo del 2018 ma ora, con le politiche anticipate, salta la possibilità di un accorpamento in questa regione e l’ipotesi di un Election Day, ove i lombardi sarebbero chiamati per entrambi i voti, porterebbe benefici alle casse dello stato piuttosto che fare due votazioni in quattro mesi, il che sarebbe dispendioso.
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia dal 26 marzo 2018, potrebbe dimettersi o potrebbero farlo i consiglieri regionali di maggioranza, ma non è stata ancora presa nessuna decisione.
Nessun Election Day per il Lazio, si attende di pianificare una data che si ipotizza essere questo novembre.
I candidati di queste elezioni politiche 2022
Già preannunciato che le elezioni politiche italiane sono state anticipate e causate dalla crisi di governo e dalle dimissioni dell’oramai considerato ex presidente del Consiglio Mario Draghi, e che la data è stata fissata per il 25 settembre, vediamo i possibili candidati alle urne.
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Questa data, quella delle elezioni, vedrà entrare in vigore la riforma del taglio dei parlamentari, taglio del 36,5%. È anche confermata la legge elettorale Rosatellum, che nel 2017 ha sostituito l’Italicum e il Porcellum definite entrambe parzialmente incostituzionali. Questo, salvo modifiche – improbabili – dei prossimi mesi.
Posto che nel nostro paese pare regnare il caos politico, attualmente, partiti politici che si presenteranno a queste elezioni saranno sicuramente il Partito Democratico (PD) – la più quotata insieme a Fratelli d’Italia -, la Lega (attualmente quotata al 15% nei sondaggi politici) e, appunto, Fratelli d’Italia; qualche dubbio sorge ancora per il Movimento 5 Stelle (10%) e Forza Italia a causa di voci che vedono delle scissioni all’interno di questi partiti.
Ancora solo voci di corridoio per le possibili alleanze che vedono, ad esempio, Italia Viva (partito di Matteo Renzi) che cerca gioco di squadra con i moderati. Al centro troviamo Udc (Unione Democratici Cristiani e di Centro) e Italia al Centro (conservatori di centro-destra).
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Sempre per il centro-destra vediamo Coraggio Italia guidato da Luigi Brugnaro e Noi con l’Italia fondato nel 2017. Non mancherà il nuovo movimento di Di Maio: Insieme per il futuro (IPF), giovanissimo e costituito del giugno del 2022 dal suo leader e dai fuoriusciti dal partito pentastellato, come L’Alternativa c’è nato nel 2021 sempre da dissidenti del 5 stelle.
La lista Alternativa per l’Italia sarà data dall’unione tra Popolo della famiglia e CasaPound, e sarà in campo anche Italexis. A sinistra vediamo altre alleanze formate dal Partito Comunista, Ancora Italia e Riconquistare l’Italia per formare la lista Uniti per la Costituzione. Nasce anche Unione Popolare da Rifondazione e Potere al Popolo.
Intanto i Tweeter si scatenano.
Quel che manca è una classe politica realista, competente, responsabile e liberale. E questa assenza sta uccidendo l’Italia#elezioni #Draghi #centrodestra pic.twitter.com/YoUXYCcZGu
— Andrea Cangini (@andrea_cangini) July 22, 2022