Ieri sera, 23 settembre, Roger Federer ha preso parte per l’ultima volta alla Laver Cup 2022. È sceso in campo al fianco di Rafa Nadal, con cui è sempre stato amico, ma soprattutto eterno rivale. King Roger ha, però, concluso con una sconfitta; avevano cominciato come vincitori del primo set, ma i due europei sono poi stati sopraffatti dagli avversari americani, imposti al terzo set 11-9 al super tie-break.
Malgrado la sconfitta che accompagna l’addio, il campione ha fatto un’uscita di scena comunque degna di nota, colma di affetto da parte della sua famiglia, che era presente, ma anche dei suoi compagni che si sono uniti a lui in un abbraccio alla fine del match.
“Mi sono goduto ogni momento, dall’allacciarmi le scarpe l’ultima volta al giocare, ad essere qui con la famiglia e gli amici. Sono arrivato fino alla fine e non potrei essere più felice. Giocare con Rafa e con tante leggende accanto a me“, ha detto a fine partita. Poi le lacrime, e con lui anche Nadal e tutti i suoi compagni.
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Roger Federer e le sue imprese
Federer vanta un palmares straordinario, tipico di un giocatore fuori dal comune, per talento, grazia ed incredibile eleganza: oltre 1200 match vinti, 103 titoli ATP, 20 Slam di cui otto volte Wimbledon. Considerato uno dei migliori tennisti di tutti i tempi, ma anche uno dei più grandi sportivi. È stato il terzo tennista più vincente nelle prove del Grande Slam in ambito singolare maschile dietro a Rafael Nadal (22) e Novak Djokovic (21): 8 Wimbledon (record), 6 Australian Open, 5 US Open e 1 Roland Garros.
È al secondo posto nella classifica all-time di settimane trascorse da numero 1 del mondo (310), dietro solamente al grande Novak Doković (373). Inoltre, detiene il record di quelle consecutive trascorse in vetta al ranking (237) e a 36 anni è divenuto il tennista più longevo in cima alla graduatoria.
Nel 2017 è diventato l’unico uomo ad aver vinto otto volte Wimbledon, il più antico e prestigioso torneo al mondo, e fino al 2019 è stato l’unico tennista della storia a detenere contemporaneamente il record di trofei vinti in due differenti prove dello Slam (8 titoli a Wimbledon, record assoluto e 6 Australian Open).
Ad aggiungersi a questa moltitudine di imprese e record, va aggiunto che è stato il tennista che ha vinto più volte le ATP Finals, per l’esattezza 6, ottenendo il maggior numero di partecipazioni alla finale (10). E ha anche conquistato il maggior numero di titoli sia sul cemento (71) sia sull’erba (19). Ha inoltre conquistato due medaglie olimpiche, la prima a Pechino 2008 e la seconda a Londra 2012.
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Ieri si è inevitabilmente messo il sigillo a una parte di storia del tennis, senza dubbio, piena di grandi emozioni. Ma è stata una celebrazione festosa, proprio come lo stesso Swiss Maestro aveva affermato di volere. Il palazzetto, che non aveva nemmeno un posto a sedere libero, si è trasformato in un palcoscenico che ha ospitato un momento memorabile del tennis. Gli occhi lucidi di tutti i presenti e i pianti strozzati, il calore e l’affetto di chi ha voluto esserci per l’ultimo ballo del King Roger, si sono uniti in un immancabile coro ritmato “let’s go, Roger, let’s go“.