Si è conclusa la seconda edizione del MIMO 2022 il Milano Monza Open-Air Motorshow, che ha avuto sede principalmente in Piazza del Duomo a Milano e all’autodromo di Monza, Tempio della Velocità. Quattro giorni in cui al centro dell’attenzione ci sono stati i motori, a partire dalle auto che rombano in pista, fino ad arrivare alle nuove tecnologie che coinvolgono tutto il mondo dell’elettrico.
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Una seconda edizione che si conferma essere nettamente in crescita rispetto all’anno precedente, che per via della pandemia da Covid19 non aveva avuto lo stesso successo che invece si è potuto vedere quest’anno. Il presidente del MIMO, Andrea Levy, dice “MIMO si conferma una manifestazione in crescita, quattro giorni di passione pura, cominciando con quella per la mostra a Milano e finendo con l’entusiasmo all’Autodromo Nazionale di Monza: abbiamo rivisto i paddock pieni, le famiglie, giovani. Abbiamo rimesso l’automobile al centro, in versione statica e nei test drive, che sono andati benissimo”.
Oltre 50 brand automobilistici hanno esposto in centro a Milano le ultime novità, con auto elettriche, ibride ma anche vivaci supercar, spaziando dalla nuova Ferrari 296 GTB alla Lamborghini Huracan Tecnica e concludendo con l’inarrivabile Pagani Huayra R. Questo evento ha senza dubbio riportato le auto in centro a Milano, città che ormai da anni era ostile ai motori a combustione.
Infatti, al centro del dibattito è stato il mondo delle auto elettriche e lo stop alla vendita delle auto endotermiche previsto dall’Unione Europea per il 2035. Riguardo questo tema, si sono espressi massimi esponenti del mondo dell’automotive, come Horacio Pagani, fondatore dell’omonima casa automobilistica e Flavio Manzoni, Chief Design Officer Ferrari, durante la conferenza di venerdì 17.
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MIMO 2022, a Monza, il Tempio della Velocità
A Monza, si è vissuta la passione adrenalinica, con una folla di gente, ma soprattutto giovani, pronti ad ammirare le supercar e le hypercar del Club Cars&Coffee, la quarta tappa della Mille Miglia 2022 e anche la parata del “Tributo Ferrari”. I giovani hanno potuto sognare ad occhi aperti, riempiendo il paddock e le tribune del Tempio della Velocità.
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Abbiamo avuto la possibilità di vedere sfrecciare le supercar e hypercar su uno dei tracciati più veloci del mondo, anzi, con le ultime modifiche che sono state apportate a Silverstone, la pista brianzola detiene il record di circuito più veloce del mondo, con il tempo di Sir Lewis Hamilton 1’18″887 con una media di 264,362 km/h, la più alta di sempre della storia della Formula 1.