L’Osservatorio Territoriale Giovani (OTG) dell’Università Federico II di Napoli ha tenuto il dibattito dal titolo I giovani al centro: Partecipazione politica, innovazione e creatività in Campania, a partire dalle due nuove pubblicazioni a cura di Franco Angeli, di cui avevamo già accennato in un precedente articolo (qui): Giovani nell’infosfera. Informazione, comunicazione, e partecipazione politica in Campania (di Amalia Caputo e Mirella Paolillo, con postfazione di Lucia Fortini) e L’industria culturale e creativa. Giovani e innovazione in Campania (di Lello Savonardo, Rosanna Marino e Augusto Cocorullo, con prefazione di Sergio Brancato e postfazione di Lucia Fortini).
Il dibattito, tenutosi all’interno del plesso universitario di San Giovanni a Teduccio ha animato la mattinata di ieri 21 novembre attraverso l’intervento del Dipartimento di Scienze Sociali, rappresentato da Dora Gambardella, rappresentate dall’Assessore alla Scuola, alle Politiche sociali e giovanili della Regione Campania, Lucia Fortini.
Giovani nell’infosfera: la partecipazione politica nelle nuove generazioni
Il dibattito, che ha preso le mosse dal primo volume presentato, ha visto il focus su giovani e partecipazione politica, ha analizzato i processi di trasformazione della vita pubblica dei giovani, dalle agorai fisiche a quelle virtuali mediante i social network, ossia sulle modalità con cui le giovani generazioni si informano, comunicano attraverso la Rete e maturano gli orientamenti alla base delle proprie scelte politiche.
L’impatto della pandemia nelle vite dei giovani si è tradotto mostrando alcuni dati significativi riportati dall’Osservatorio Giovani: tra il 2020 ed il 2021 la società giovanile è apparsa divisa in due da un lato, i giovani con un capitale culturale e sociale tale da renderli protagonisti della vita politica della collettività e, dall’altro, i giovani che, privi di consapevolezza e di strumenti per orientarsi, restano ai margini della sfera pubblica. Da qui, la necessità di ripensare e ri-progettare le politiche pubbliche alla luce dei giovani come risorsa.
Giovani e creatività in Campania
La mattinata è proseguita con la presentazione del secondo volume L’industria culturale e creativa. Giovani e innovazione in Campania, dove il tema dei giovani si interseca inevitabilmente a quello della creatività. Partendo dalle considerazioni esposte nella prefazione a cura di Sergio Brancato e dalla nozione stessa di “industria culturale”, così delineata da Toqueville ad Adorno ed Horkheimer, se ne scandaglia il senso profondo fino all’interrogativo, puntuale ed inevitabile: si può ancora parlare di industria culturale?
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Alla luce delle nuove trasformazioni digitali, la Campania si presta ad essere il più grande incubatore di energie creative e culturali del Mezzogiorno. Il dibattito si è svolto ponendo al centro il ruolo sempre più rilevante che le industrie culturali e creative (ICC) rivestono nei processi di sviluppo culturale, sociale ed economico della Campania e, come per in precedenza, anche qui la riflessione sulla pandemia e sulla crisi da essa generata nei settori dell’industria turistica e culturale hanno fornito numerosi spunti per future iniziative istituzionali, volte al potenziamento del comparto e alla promozione della creatività giovanile.
L’intervento dell’Assessore Fortini in chiusura del dibattito ha fatto emergere la necessità di un dialogo tra i diversi stakeholders: la Campania ha ricevuto (e continua a ricevere) ingenti fondi ma tali finanziamenti non consentono ancora un’autonomia all’industria culturale e creativa: da qui il bisogno non solo di fondi, ma di reti che possano mettere in contatto i diversi attori culturali e creativi.