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Aggressione all’Arcigay di Napoli, “lesbica di m***a ti rompo la faccia”

Nella sede di Napoli dell'associazione Arcigay si è verificata un'aggressione ai danni di due dottoresse volontarie che stavano svolgendo i test HIV
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Ieri sera, un uomo si è presentato nella sede dell’associazione Antinoo Arcigay Napoli, mentre erano in corso gli appuntamenti dei test rapidi per HIV e sifilide. Questa persona, mostrandosi sin da subito molto ostile e maleducato, si è rivolto alle due dottoresse volontarie, minacciandole con frasi sessiste e omofobe quali “T***a, non guardarmi”, “Ti spacco la faccia se mi guardi così”, “Lesbica di m***a“.

Invitato invano più volte ad allontanarsi, il personale è così stato costretto a contattare il 112, ma, come da comunicato stampa della suddetta associazione, “non hanno ottenuto risposta“. L’individuo ha in seguito lasciato la sede, portando però con sé del materiale pubblicitario, ma soprattutto appuntandosi i nominativi delle due dottoresse che sono state vittime di tale aggressione. Viene automatico domandarsi il perché di questo gesto.

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Questo episodio mette in luce la falla di un sistema, che non tutela questi luoghi “sensibili”, dimenticandosi anche delle persone che lavorano in loco e che spesso svolgono un servizio di volontariato per il solo senso civico, con l’unico obiettivo di dare una mano alla comunità e proprio per questo dovrebbero, quindi, essere maggiormente tutelate e protette.

Nel frattempo, con l’assistenza dell’ufficio legale, l’associazione sporgerà denuncia alle autorità competenti, che si spera possano trovare l’artefice di questa aggressione affinché paghi per il reato commesso. I crimini d’odio non sono nuovi nel territorio italiano, purtroppo nella Legge Mancino, nata nel 1993 per tutelare le vittime di tali episodi, vi è un buco che non tutela le persone aggredite in virtù del proprio orientamento sessuale. Ancora una volta viene messo in luce quanto nel paese italiano vi sia l’esigenza di una legge che tuteli le persone più fragili, questo caso la comunità LGBT.

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Arcigay Napoli: “È necessaria più attenzione da parte delle Istituzioni verso i luoghi “sensibili”

 

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Inoltre l’Arcigay di Napoli mette in evidenza la necessità di una maggiore attenzione da parte delle Istituzioni verso luoghi “sensibili” come quelli della nostra comunità: si richiede, a tal proposito, l’immediata riattivazione del Tavolo Interistituzionale tra Comune di Napoli, Associazioni e Questura Centrale (così come previsto dal protocollo OSCAD – Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, sottoscritto tra Polizia di Stato e UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), istituito proprio per monitorare i crimini d’odio legati all’orientamento sessuale e identità di genere e per supportare e garantire la sicurezza dei luoghi di aggregazione della comunità lgbt+”. 

Foto in evidenza: Discriminazioni (Foto FreePik)

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