“We Are The World”, il brano benefico che ha raccolto milioni di dollari e coinvolto alcuni dei più importanti nomi della storia della musica
Ha compiuto quest’anno 35 anni il brano “We Are The World”, realizzato a scopo benefico. L’obbiettivo era quello di raccogliere fondi da destinare alla popolazione dell’Etiopia, che stava affrontando in quel periodo una grave carestia. Obbiettivo pienamente raggiunto, se si pensa che la canzone è riuscita a devolvere più di 100 milioni di dollari. Scritto da Lionel Richie insieme a Michael Jackson e prodotto da Quincy Jones, il brano vinse ben quattro Grammy Awards compreso quello per “Canzone dell’anno”.
We Are The World, gli artisti coinvolti e il grande assente
Gli artisti coinvolti registrarono il brano in una sola notte. Per pura coincidenza si trovavano infatti tutti a Los Angeles il 28 Gennaio 1985 per l’evento degli American Music Awards. In “We Are The World” si sono unite alcune delle voci più belle e importanti della musica. Da Stevie Wonder a Diana Ross, da Ray Charles a Bob Dylan, da Tina Turner a Bruce Springsteen, senza dimenticare i suoi scrittori Lionel Richie e Michael Jackson. I singoli vennero accompagnati da numerosi musicisti e coristi, per un totale di 45 persone. Il gruppo prese il nome di “USA for Africa”, ovvero “United Support Artists for Africa”.
Assente invece Prince che era stato invitato a partecipare al progetto ma al quale era stata negata la possibilità di suonare la chitarra. Registrare la sola voce, per lo più in studio con così tante persone, non era di gradimento all’artista che riuscì tuttavia a trovare un modo per rimediare. All’uscita del singolo seguì infatti un album omonimo, il cui ricavato venne ugualmente devoluto alla causa. Al suo interno venne inserita la traccia “4 Tears in Your Eyes”, realizzata proprio da Prince.
I live di We Are The World
“We Are The World” rappresenta un inno di speranza, che vuole spronare a fare del bene, a impegnarsi nell’aiutare il prossimo e rendere questo mondo un posto migliore. Il brano è stato eseguito per la prima volta in occasione di quello che venne considerato il più grande evento rock della storia: il “Live Aid” tenutesi a Philadelphia. Verrà poi presentato in diverse altre occasioni come agli American Music Awards del 1986 e alla celebrazione inaugurale in onore dell’allora neo eletto Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.
Uno dei momenti più toccanti fu senza dubbio la sua esecuzione durante il funerale pubblico di Michael Jackson, nel Luglio del 2009. In uno Staples Center completamente gremito e davanti a milioni di spettatori che seguirono l’evento da tutto il mondo, la canzone venne eseguita dagli artisti presenti all’evento in onore del re del pop.