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Viviana Parisi, la famiglia: “Era fragile ma non l’abbiamo mai lasciata sola, aiutateci a cercare Gioele”

Caso Viviana Parisi

La famiglia di Viviana Parisi non crede all’ipotesi suicidio, e rivela le fragilità della dj scomparsa che soffriva di deliri e psicosi. Il marito invita i cittadini ad unirsi alle ricerche di Gioele
Dopo le parole di un supertestimone che ha riferito ieri ai pm di aver visto Gioele in braccio alla mamma vivo, e con gli occhi aperti subito dopo l’incidente, la speranza della famiglia di ritrovare il bambino è ancora forte. Continuano quindi senza sosta da 14 giorni le operazioni coordinate dalla Task Force composta da Vigili del Fuoco, Forestale e altre forze dell’ordine specializzate nella ricerca del piccolo all’interno dei boschi e le campagne di Caronia, che circondano il tratto dell’autostrada A20. Oggi saranno controllati anche pozzi e casolari e in contemporanea la famiglia gestirà autonomamente le ricerche; a tal proposito il marito di Viviana, Daniele Mondello ha diffuso tramite Facebook un invito a collaborare a chiunque si volesse unire per contribuire a trovare il figlio Gioele: “Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio Gioele a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il centro di coordinamento sulla ss113 al distributore di benzina IP di Caronia. Saremo lì intorno alle 7.30. Si raccomanda di indossare abbigliamento adeguato, pantaloni lunghi e maglie con le maniche lunghe. Vi ringrazio anticipatamente
https://www.facebook.com/daniele.mondello.03/posts/1759048197576157

Viviana Parisi soffriva di bipolarismo e manie di persecuzione

Viviana Parisi
Viviana Parisi (foto dal web)

Dalla testimonianza di ieri emergono anche altri particolari importanti, utili a comprendere le motivazioni della donna di scappare portando con sé il figlio di 4 anni. L’uomo che si era fermato per soccorrerla dopo l’incidente ha detto di aver chiaramente notato lo stato confusionale di Viviana, che si mostrava molto impaurita ed agitata, e una volta scesa dall’auto si sarebbe messa a correre con il bambino in braccio dirigendosi verso le campagne come se fosse stata inseguita da qualcuno. Da queste parole si può capire il disagio psichico che probabilmente la donna stava vivendo in quel momento. La famiglia ha sempre confermato la fragilità e i disturbi di bipolarismo e delirio che Viviana Parisi stava affrontando e cercando di curare, infatti anche l’avvocato e fratello di Daniele Mondello, ha affermato che la donna era in cura da uno specialista e che i suoi problemi si erano aggravati ultimamente anche a causa del forzato lockdown, Viviana alternava continuamente momenti lucidità ad altri di completa confusione mentale durante i quali sarebbe stata in preda a deliri causati dalla paura di perdere il figlio. L’avvocato ha poi dichiarato che nonostante questi problemi, la famiglia è sempre rimasta vicina alla dj, rassicurandola soprattutto sui timori infondati che gli assistenti sociali avrebbero potuto portarle via il piccolo Gioele, anche per questo sia il marito di Viviana sia gli altri parenti vicini alla vittima continuano a non voler credere all’ipotesi di suicidio. Per ora non ci sono elementi sufficienti a spiegare esattamente le dinamiche della morte della donna, si attendono i risultati completi dell’autopsia ma nessuna teoria può essere scartata, il procuratore ha dichiarato che al momento un fascicolo è stato aperto contro ignoti con l’accusa di sequestro di persone e omicidio colposo.

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