Oggi, nell’ormai famigerata galleria Turdi, luogo dell’incidente che ha coinvolto Viviana Parisi e il figlio Gioele, si terrà una simulazione del fatale accaduto. L’interrogativo maggiore è quanto importanti possano essere state le lesioni del piccolo in seguito all’impatto
Venerdì scorso il procuratore di Patti Angelo Cavallo, che si occupa del tragico caso, ha nominato gli ingegneri forensi chiamati a simulare il sinistro del 3 agosto. Questo avvenne tra l‘Opel Corsa, guidata dalla madre, e un furgoncino con operai.
Si tratta di un passo necessario per cercare di far luce su alcuni aspetti ancora poco chiari della vicenda: rimane infatti la testimonianza dei due turisti che avrebbero visto Gioele in braccio alla mamma, sveglio e in posizione verticale, subito dopo l’impatto. Inoltre gli accertamenti sulla Opel non avevano rilevato tracce di sangue né sul parabrezza né su altre superfici dell’auto.
Un altro test a cui si fa parecchio affidamento è l’esame dei resti ossei ritrovati nei giorni scorsi nei boschi di Caronia e in prossimità del traliccio da cui si sarebbe gettata Viviana. I frammenti si trovano adesso all’Istituto di Medicina Legale di Messina; gli ultimi trovati fanno pensare ad una mascella, e si attende l’esito del confronto tra i vari resti.
LEGGI ANCHE -> Coronavirus, la situazione allarmante in Europa e nel mondo
Caso Viviana e Gioele: oggi vertice alla Procura di Patti

Sempre oggi, previsto un vertice alla Procura di Patti, tra Cavallo e i vari consulenti nominati per il caso. Tra loro, saranno presenti i medici legali Elvira Ventura e Daniela Sapienza, la geologa forense Roberta Somma e l’entomologo forense Roberto Vanin.
Non sarà presente però una possibile figura-chiave: lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi, nominato per un’autopsia “psicologica” di Viviana che prenderà avvio dai referti medici dell’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto e dalla cartella clinica del parto della madre. Un altro consulente avrà invece il compito di esaminare i contenuti del cellulare e del tablet di Viviana, sempre nel tentativo di una ricostruzione dello stato mentale della donna in quel funesto 3 agosto.
LEGGI ANCHE -> Johnny lo Zingaro: il terrore degli anni ’80 non rientra dal permesso premio