Lucia Azzolina: “Tornare a scuola è prioritario”, il video in diretta dal Sento. Ma intanto si è rivelato un flop il piano di test sierologici per gli insegnanti ed il personale scolastico in Italia: solo un docente su quattro si è sottoposto
“Tornare a scuola è prioritario, le scuole saranno pronte ad accogliervi. A voi chiedo fidarvi e si seguire poche e semplici regole. Il calendario scolastico è deciso dalle regioni da anni. Credo in generale che prima si inizia e meglio è: le scuole interessate dal voto sono meno della metà” queste le parole del ministro Lucia Azzolina in Commissione al Senato dalle 14.
Ma intanto è flop di esame sierologico per i dipendenti della scuola: i è molto discusso sulla necessità di sottoporre docenti e personale ATA al test sierologico obbligatorio. Il piano è stato infine lanciato a livello nazionale su base volontaria, e i numeri hanno dato ragione ai sostenitori dell’obbligo: solo un docente su quattro ha effettuato il test, nonostante quest’ultimo fosse stato offerto gratuitamente.
I dati sono forniti da circa dieci realtà locali, in cui abitano più di 45 milioni di cittadini italiani, vale a dire il 75 % della popolazione nazionale, precisamente; Lombardia, Piemonte, Emilia, Veneto, Sicilia, Toscana, Lazio, Campania e Liguria. I test somministrati in tutto sono stati 365 mila.
A contare le prenotazioni di test non ancora effettuati si stima che non si supererà il 45 % dei lavoratori, ed è anche probabile che non si andrà oltre la quota del 40 %. Bisogna comunque precisare che esiste una percentuale di possibili volontari che però risultano impossibilitati all’esame: in qualche caso si è avuto il “no” di diversi medici di base, rivendicando la mancanza di sicurezza in alcune delle strutture in cui prestano servizio.
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Test sierologico per i docenti: “Sarebbe importante che lo facessero”
Sul tema si è espresso Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva: “sarebbe importante che lo facessero, in primis perché quello della sieroprevalenza è un dato molto rilevante per la comunità e per lo stesso corpo docente perché in questo modo sapremmo come ha circolato il virus nei mesi precedenti la riapertura; e poi è importante anche per loro stessi conoscere e avere la possibilità di capire cosa è successo”
Intanto il ministro Azzolina ancora in diretta dal Senato
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