Chi giunge in Puglia non può fare a meno di visitarne i tanti castelli, per la maggior parte federiciani. Il legame della regione con Federico II di Svevia è uno dei suoi tratti distintivi. È un amore che dura dal 1221, anno in cui l’imperatore vi mise piede per la prima volta, e che oggi continua a essere visibile attraverso queste possenti vestigia
La Puglia è la più bella regione del mondo, parola di National Geographic, Lonely Planet e New York Times, e si aggiudica di nuovo l’ambito premio Best Value Travel Destination in the World grazie al suo patrimonio naturalistico, ai borghi, ai siti archeologici e alla gastronomia. Chi dice Puglia, però, dice Federico II di Svevia e chi dice Federico II di Svevia dice castelli.
L’imperatore del Sacro Romano Impero visita per la prima volta la Puglia nel 1221, di ritorno dalla Germania dove aveva sconfitto Ottone IV di Brunswick e restituito un po’ di pace e ordine allo stato. Letteralmente folgorato da questa terra ricchissima dedicò i successivi trent’anni alla costruzione di vari castelli e fortezze. Nel 1223 decide di spostare la capitale del Regno di Sicilia da Palermo a Foggia per ragioni strategiche, ma il motivo latente è il suo amore per l’Apulia, amore che trasmette anche ai suoi discendenti. I castelli eretti da Federico e quelli da lui ristrutturati sono sparsi in tutto il territorio pugliese, alcuni ben conservati e visitabili, altri ridotti a pochi resti. La cosiddetta Puglia imperiale coincide grossomodo con la provincia di Barletta-Andria-Trani, ma nel nostro tour proseguiremo anche verso nord, nel foggiano, dove l’impronta federiciana è ugualmente notevole.
Puglia, Castel del Monte: il castello federiciano per antonomasia
Il re dei castelli di Puglia è il famoso Castel del Monte, nel territorio di Andria (BT), Patrimonio Unesco dal 1996. Imponente quanto misterioso, fu eretto nel 1240 su di una collina assolata e la sua destinazione d’uso non è ancora chiara. Dopo le varie tesi sullo scopo difensivo e/o residenziale, qualche studioso ha addirittura ipotizzato che si trattasse di un edificio sacro sulla base dei criteri di orientamento astronomico della costruzione. Non lontano abbiamo il Castello di Trani (1233) fatto erigere su di una torre del X secolo in un punto dal quale si potevano individuare gli assalti dal mare e allo stesso tempo rimanerne indenni. Qui Federico II giustiziò Pietro Tiepolo, figlio del doge di Venezia, e fece imprigionare la contessa di Caserta. Il quadro della Puglia imperiale per eccellenza si completa con il Castello di Barletta (1046), eretto dai Normanni e rimaneggiato dalle varie dinastie che vi si sono succedute. Federico II vi soggiorna regolarmente dal 1228 e da qui proclama aperta la VI crociata in Terra Santa.
Nonostante Foggia sia divenuta a un certo punto capitale del Regno, la sua provincia non viene menzionata nella Puglia imperiale propriamente detta. Eppure anche qui ci sono tracce considerevoli della presenza dell’Imperatore. Iniziamo l’itinerario con il sito di Castel Fiorentino, nell’agro di Torremaggiore, dove Federico morì il 13 dicembre 1250 a causa di un malore improvviso. Ci sono solo dei resti della dimora sveva e delle sue pertinenze, ma si tratta di un luogo molto suggestivo e importante. Il Castello di Lucera (1233), invece, è forse il simbolo più rappresentativo della politica federiciana. Lucera è una delle città della terraferma meridionale dove nel 1220 Federico II decise di deportare i turbolenti Saraceni presenti in Sicilia. Tredici anni dopo viene eretto il Palatium da dove può controllare più facilmente una situazione complessa, dati i problemi che i musulmani continuavano a procurargli. L’edificio originario ospitava la corte, gli appartamenti imperiale, una delle Zecche dello Stato e forse anche il Tesoro. La fortezza, così come la vediamo oggi, è un ampliamento di epoca angioina.
Spostandoci verso il Gargano, giungiamo a Monte Sant’Angelo dove, poco distante dalla Grotta dell’Arcangelo Michele, sorge il Castello costruito nell’XI secolo su di un accampamento bizantino e poi rimaneggiato più volte. Qui Federico II soggiornò con la terza moglie, Isabella d’Inghilterra, per la quale fece realizzare la raffinata Sala del Tesoro con un pilastro centrale e le volte ogivali. Merita una visita anche il Castello di Manfredonia fatto costruire da Manfredi di Svevia, figlio di Federico II e di Bianca Lancia. L’ultimo sovrano della dinastia sveva aveva in animo di fare di Manfredonia, la città da lui fondata nel 1256, una nuova capitale del Regno e il centro dei commerci col Mediterraneo. Per questo eresse la fortezza a scopo difensivo che oggi è sede del Museo Archeologico Nazionale.