Il 10 agosto è stato varato dal governo Conte l’ultimo Dpcm riferito a viaggi all’estero e per turismo
Il Dpcm del 10 agosto ha incluso importanti novità. Il Decreto varato dal governo Conte per i viaggi all’estero sarà in vigore fino al 7 settembre, validità più lunga rispetto a quella consueta di 15 giorni. Oltre al rinnovo delle misure anti contagio, sono state inserite regole dettagliate per chi viaggia.
I viaggi per turismo sono stati autorizzati lo scorso 3 giugno. Non è possibile andare dove si vuole, ma solo in Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Austria, Belgio, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Svezia e Ungheria, Islanda, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord. Al di fuori di questo elenco non sono consentiti spostamenti.
Viaggi all’estero, ingresso vietato e quarantena
Ci sono dei Paesi off limits, cioè dai quali non è consentito il rientro in Italia. Nelle ultime settimane il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato diverse ordinanze confluite poi nel Dpcm attuale. Non è possibile l’ingresso in Italia da Armenia, Brasile, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nordBahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Serbia. Ma vale comunque il principio del rientro al proprio domicilio o residenza. Per questo motivo ci sono alcune eccezioni. I cittadini italiani, Ue, inglesi, di Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Vaticano e i loro familiari stretti possono rientrare a condizione che risultino residenti in Italia da prima del 9 luglio 2020. Possono rientrare anche funzionari e agenti dell’Unione Europea e di organizzazioni internazionali, personale diplomatico e militare nell’esercizio delle proprie funzioni.
Dal 24 luglio scatta la quarantena, cioè isolamento fiduciario di 14 giorni, per chi rientra da Bulgaria o Romania (o vi ha soggiornato o transitato negli ultimi 14 giorni) eccezion fatta per il personale dei mezzi di trasporto, dei lavoratori transfrontalieri e del personale di aziende con sede in Italia. Attenzione però. L’isolamento scatta appena si mette piede sullo Stivale, quindi non è consentito rientrare a casa con mezzi pubblici. È possibile invece prendere un taxi o farsi venire a prendere da un proprio coabitante allo stesso domicilio.
In ogni caso, ricorda la Farnesina, resta l’obbligo di segnalare il proprio ingresso sul territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione.