Il vaccino italiano anti Covid19 è arrivato alla fase della sperimentazione sull’uomo. Un passo in avanti per la sua distribuzione su scala nazionale e internazionale entro la metà del 2021
Qualche giorno fa, il vaccino italiano ha ricevuto il nulla osta per procedere con la Fase 1 sulla sperimentazione dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Agenzia Italiana del Farmaco e anche dal Comitato Etico Nazionale.
L’annuncio del passo in avanti è stato dato dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato che ha ricordato inoltre che lo Spallanzani sta “completando le ricerche dei volontari per la sperimentazione”. Come dicevamo il vaccino è ‘Made in Italy’ nato grazie alla firma nel marzo scorso del protocollo d’intesa tra la Regione Lazio a guida Nicola Zingaretti, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, Gaetano Manfredi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e anche l’IRCCS ‘Spallanzani’.
Vaccino italiano da 8 milioni di euro
Un obiettivo importante non solo per il nostro Paese ma anche per il mondo intero, stretto nella morsa del Covi19 del valore di 8 milioni di euro. Cifra così ripartita. 5 milioni di euro a carico della Regione Lazio che li ha trasferiti all’IRCCS ‘Spallanzani’ mentre i restanti 3 milioni di euro sono stati sovvenzionati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica. Il vaccino sarà prodotto e brevettato da Reithera di Castelromano, una società di biotecnologia.
Covid19 e vaccino: I volontari
A questo punto mancano solo i volontari per la sperimentazione del vaccino anti Covid19. L’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma si è così messo alla ricerca dei possibili volontari sani “di ambo i sessi e di età compresa tra i 18 e i 55 anni” oppure “tra i 65 e gli 85 anni, iscritti presso il Servizio Sanitario Nazionale”.
Il primo passo per gli aspiranti volontari, sarà quello di una visita medica che determinerà lo stato di salute e solo se si sarà ritenuti idonei, si passerò alla Fase 2 ovvero 8 visite nell’arco di 7 mesi della durata di circa 30 minuti. E alla fine la somministrazione del vaccino.
Naturalmente ai volontari sarà riconosciuta un’identità a norma di Legge, naturalmente non dovranno aver contratto il Covid19 e preso parte ad altri studi clinici nell’ultimo anno.