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Vaccino italiano: dal 24 agosto la sperimentazione sull’uomo

Vaccino italiano sperimentazione sull’uomo

Il vaccino italiano anti Covid19 è arrivato alla fase della sperimentazione sull’uomo. Un passo in avanti per la sua distribuzione su scala nazionale e internazionale entro la metà del 2021

Qualche giorno fa, il vaccino italiano ha ricevuto il nulla osta per procedere con la Fase 1 sulla sperimentazione dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Agenzia Italiana del Farmaco e anche dal Comitato Etico Nazionale.
L’annuncio del passo in avanti è stato dato dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato che ha ricordato inoltre che lo Spallanzani sta “completando le ricerche dei volontari per la sperimentazione”. Come dicevamo il vaccino è ‘Made in Italy’ nato grazie alla firma nel marzo scorso del protocollo d’intesa tra la Regione Lazio a guida Nicola Zingaretti, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, Gaetano Manfredi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e anche l’IRCCS ‘Spallanzani’.

Vaccino italiano da 8 milioni di euro

Ospedale Spallanzani Vaccino italiano
Ospedale Spallanzani (Foto dal web)

Un obiettivo importante non solo per il nostro Paese ma anche per il mondo intero, stretto nella morsa del Covi19 del valore di 8 milioni di euro. Cifra così ripartita. 5 milioni di euro a carico della Regione Lazio che li ha trasferiti all’IRCCS ‘Spallanzani’ mentre i restanti 3 milioni di euro sono stati sovvenzionati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica. Il vaccino sarà prodotto e brevettato da Reithera di Castelromano, una società di biotecnologia.

Covid19 e vaccino: I volontari

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Vaccino italiano sull’uomo (Foto dal web)

A questo punto mancano solo i volontari per la sperimentazione del vaccino anti Covid19. L’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma si è così messo alla ricerca dei possibili volontari sani “di ambo i sessi e di età compresa tra i 18 e i 55 anni” oppure “tra i 65 e gli 85 anni, iscritti presso il Servizio Sanitario Nazionale”.

Il primo passo per gli aspiranti volontari, sarà quello di una visita medica che determinerà lo stato di salute e solo se si sarà ritenuti idonei, si passerò alla Fase 2 ovvero 8 visite nell’arco di 7 mesi della durata di circa 30 minuti.  E alla fine la somministrazione del vaccino.
Naturalmente ai volontari sarà riconosciuta un’identità a norma di Legge, naturalmente non dovranno aver contratto il Covid19 e preso parte ad altri studi clinici nell’ultimo anno.

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