Vaccino Covid, Speranza: disponibile già a fine 2020

Vaccino Covid Italia

Procede la corsa al vaccino: in Italia le prime dosi saranno disponibili già a fine anno, mentre si continua a discutere sull’obbligatorietà
Il ministro della salute Roberto Speranza ha dichiarato in una recente intervista che le prime dosi di vaccino per il Covid19 saranno disponibili in Italia entro la fine dell’anno, si tratta del vaccino AstraZeneca, frutto di un progetto molto promettente nel quale il nostro paese ha investito molto in fase di sviluppo e che coinvolge attivamente anche due aziende italiane, tra cui la Irbm di Pomezia, che stanno partecipando alla fase produttiva in collaborazione con l’Università di Oxford. Il vaccino sarà prodotto per garantire inizialmente almeno 400 milioni di dosi da distribuire in tutta Europa, di cui 60 milioni dovrebbero arrivare in Italia entro Dicembre.
Mentre è ormai già pronto dopo il completamento della sperimentazione in vitro ed ora in fase di sperimentazione sull’uomo, anche un altro vaccino “tutto italiano” prodotto dall’azienda Reithera, sono già stati trovati i volontari che parteciperanno al progetto presso il policlinico Rossi a Verona e allo Spallanzani di Roma a breve saranno resi noti i primi risultati.
Continua però nel frattempo l’acceso dibattito sul chiedersi se il vaccino debba essere o no obbligatorio, su questo sia il presidente Conte che il Comitato Tecnico Scientifico continuano a sostenere la tesi della non obbligatorietà, anche perchè secondo la maggior parte dei virologi non sarebbe neanche possibile renderlo obbligatorio per tutti da subito, visto che le dosi non arriveranno tutte insieme e le prime disponibili a fine anno saranno sicuramente destinate a persone più fragili ed esposte come anziani, medici e operatori sanitari.
Anche lo stesso Ministro della salute si era espresso, già a fine luglio, sul fatto di non voler puntare sull’obbligatorietà del vaccino, invece per quanto riguarda il lavoro ancora in corso per monitorare l’emergenza, Speranza ha dichiarato l’intenzione di continuare sulla stessa linea degli scorsi mesi , qualsiasi nuovo decreto sarà infatti valutato in accordo con i governatori e in collaborazione con le regioni, sulla base delle differenze territoriali.

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futuranews

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