La notizia della missiva, inviata ai genitori dallo studente e attivista per i diritti umani Patrick Zaky detenuto in Egitto “per reati d’opinione”, è stata rilanciata dalla pagina social Patrick Libero
Una bella notizia quella diffusa dalla pagina Facebook Patrick Libero, i genitori di Zaky lo studente dell’Università di Bologna, detenuto in Egitto nel carcere di Tora per “reati di opinione” dal 7 febbraio scorso, hanno ricevuto una sua emozionante lettera. La missiva scritta il 21 giugno è arrivata ai familiari ieri sabato 4 luglio: “Per una volta, oggi vi diamo una -relativamente- buona notizia! La famiglia di Patrick ha ricevuto oggi una breve lettera da lui scritta” leggiamo sulla pagina social, poi la traduzione della breve lettera scritta in arabo: “Cari, sto bene e in buona salute, spero che anche voi siate al sicuro e stiate bene. Famiglia, amici, amici di lavoro e dell’università di Bologna, mi mancate tanto, più di quanto io possa esprimere in poche parole. Spero che stiate tutti bene e che il coronavirus non abbia colpito nessuno dei nostri cari. Un giorno sarò libero e tornerò alla normalità, e ancora meglio di prima” .
Intanto anche il ministro dell’Università Gaetano Manfredi, durante un suo intervento al comitato dei Rettori in Lombardia il 2 luglio scorso ha lanciato un accorato appello: “Ritorneremo alla carica con il governo egiziano per garantire che ci sia una decisione rapida sul futuro di Zaki. Dobbiamo fare pressione sul governo egiziano per fare in modo che Zaki abbia un processo giusto e non rimanga in carcere”.
Attesa per la prossima udienza il rinnovo o meno della detenzione che sarebbe fissata per domenica 12 luglio.