L’orrore del Parco Verde di Caivano ha al momento due indagati. Sono infatti al vaglio degli inquirenti e della procura di Napoli Nord i contenuti dei cellulari di due ragazzi di 18 e 19 anni che sarebbero tra i responsabili dei ripetuti stupri alle due cuginette di 10 e 12 anni.
Al 19enne si contesta un episodio avvenuto dopo un contatto tramite i social network. Quest’ultimo non sarebbe legato a nessun contesto di criminalità organizzata.
Giorgia Meloni accoglie l’invito di Don Patriciello di recarsi a Caivano
Intanto Giorgia Meloni ha accolto l’invito di Don Patriciello che durante l’omelia ha detto: “Nessuno può lavarsi le mani e dire: io non c’entro”, aggiungendo di aver scritto alla premier Meloni per invitarla a raggiungere il Parco Verde: “Siamo pronti ad accoglierla, non bisogna lasciare soli i bambini di questo quartiere”.
Dopo la pausa estiva il governo ha ripreso le sue attività. Durante il Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha detto di aver intenzione di “accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto. Non sarà una semplice visita: offriremo sicurezza alla popolazione”. La presidente del Consiglio ha poi concluso affermando: “Il centro sportivo in stato di abbandono deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile”.
È arrivata poi la risposta del parroco da sempre impegnato in varie battaglie come quella della Terra dei Fuochi: “Ringrazio la presidente del Consiglio che ha accolto il mio invito. Ha mostrato sensibilità. Da credente ringrazio il Signore che ci dà la forza di andare avanti e di non arrenderci”.
Al Parco Verde di Caivano tutti sapevano e nessuno è rimasto esterrefatto dalla notizia degli abusi. Infatti come scrive ‘Skytg24’, un residente ha dichiarato: “Tutti sapevano quello che accadeva”.
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La madre di una delle due cuginette scrive alla premier: “L’aspettiamo per farle vedere gli orrori delle periferie”
La mamma di una delle due bambine ha scritto anche lei alla presidente del Consiglio dei Ministri per chiedere una legge in grado di tenere a bada pedofili, stupratori e violenti.
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“Presidente, siamo nelle sue mani – scrive la madre di una delle due vittime di stupro –: ci porti via da questo inferno”. La donna scrive: “La aspettiamo per farle vedere gli orrori e il degrado di queste periferie, qui non c’è solo criminalità, droga e camorra, spesso alibi della politica nel non risolvere i problemi, ma pedofilia, violenza e prostituzione”.
Foto in evidenza da Instagram @giorgiameloni