Delle scorse ore è la notizia che il celebre cantautore britannico Sting suonerà nella nuova Casa della Canzone Napoletana al Rione Sanità.
Il concerto è parte di un ampio progetto che vede coinvolti Attilio Varricchio e Antonio Loffredo, ex parroco della Chiesa di Santa Maria della Sanità: “Tornaccantà” coinvolge giovani NEET (giovani non coinvolti in programmi di studio o lavoro) tra i 12 e i 35 anni, vede la partecipazione in prima linea dei detenuti del carcere di Secondigliano che realizzeranno la strumentazione e le apparecchiature a partire dagli scarti di legno provenienti da vecchi barconi dismessi, utilizzati dai migranti approdati a Lampedusa in questi anni.
Nei prossimi giorni l’ex parroco Antonio Loffredo, noto per aver apportato quella che è stata a più voci definita “la rivoluzione culturale” del Rione Sanità, sarà ospitato nella tenuta del cantautore per portare a termine l’accordo.
Affiancato dall’orchestra giovanile del Rione Sanità, la Sanitansamble, Sting suonerà la prima chitarra ufficialmente realizzata dai giovani del carcere di Secondigliano nell’ambito della parte di progetto intitolata “Voci e Note dal Rione Sanità“: l’obiettivo è favorire la costituzione e l’autonomia di un’impresa sociale e culturale che formi e accompagni i nuovi talenti giovanili della città partenopea.
Partners del progetto sono realtà da anni attive sul territorio: Fondazione di Comunità San Gennaro, il Nuovo Teatro Sanità, la Cooperativa sociale Sanita’rt, il Consorzio sociale Coop4Art, la Cooperativa sociale La Paranza e l’Impresa sociale Kalòs. Il crowfunding è avvenuto sulla piattaforma For Funding, del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Sting a Napoli, capitale della Musica e del Sociale
Napoli si riconferma fucina di artisti e di energie creative, in particolare in campo musicale, secondo il programma già delineato a partire dalla scorsa estate con il progetto “Napoli città della Musica”, indetto dal sindaco Gaetano Manfredi e volto proprio alla valorizzazione del comparto musicale, individuando nella musica uno strumento fondamentale per la crescita culturale, civile, sociale ed economica della città.
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Le parole chiavi, ancora una volta, si confermano essere creatività, contaminazione, educazione musicale, inclusione, con un’attenzione a favore di quelle categorie in disagio economico e sociale – disabili, carcerati, giovani con minori opportunità – che troppo stesso restano ancora ai margini della società.
Immagine in evidenza: ©Martin Kierszenbaum