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Bristol, la statua per Black Lives Matter al posto dello schiavista

Statua Black Lives Matter

Marc Quinn organizza la collocazione della statua di Jen Reid nella notte

Nella notte tra il 14 e il 15 Luglio un camion si aggira per le strade di Bristol e si ferma davanti al piedistallo vuoto dello schiavista del Seicento Edward Colston. In poche ore ecco apparire al suo posto l’immagine di Jen Reid, la manifestante nera, con il pugno destro alzato, il simbolo del movimento Black Lives Matter. La nuova statua è opera dello scultore Marc Quinn e si ispira alla celebre foto che ritrae la Reid, salita su quel piedistallo durante le proteste. La collocazione è avvenuta senza il consenso delle istituzioni locali, quasi di nascosto, come da tradizione per la città inglese. Bristol è infatti la patria di Banksy, artista tanto famoso quanto misterioso e trasgressivo. Era stato lui il primo, attraverso il suo profilo Instagram, a proporre di dedicare una statua ai nuovi eroi delle manifestazioni BLM.

Il movimento Black Lives Matter dà un nuovo significato ai simboli dell’odio

statua black lives matter
black lives matter (foto dal web)

Il piedistallo che ospitava la statua di Edward Colston era rimasto vuoto per più di un mese, da quando cioè l’immagine bronzea dello schiavista era stata gettata nel fiume durante le proteste antirazziste. Quel gesto era stato imitato da centinaia di attivisti in tutto il mondo, che avevano iniziato a distruggere o imbrattate i monumenti dedicati a schiavisti, personaggi razzisti e contrari ai diritti dei neri. Ma poi questa furia distruttrice si è trasformata in desiderio di rivalsa e necessità di documentare questi storici moti contro le discriminazioni razziali partiti dagli Stati Uniti e diffuse oggi in tutto il mondo dopo la morte di George Floyd. E così negli Usa centinaia di simboli dell’oppressione e dei privilegi dei bianchi sono stati trasformati in memoriali per le vittime della violenza della polizia sulla comunità afroamericana.

Il primo ministro inglese Boris Johnson si era schierato a favore della preservazione dei simboli dedicati ai personaggi controversi, ma chissà se qualcuno avrà mai il coraggio di rimuovere la statua della Reid per restaurare quella di Colston.

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