La sospensione del reddito di cittadinanza tramite sms sarebbe un attacco all’indipendenza delle donne maltrattate. È questo che pensa Emanuela Ferrante, assessore delle pari opportunità, preoccupata che la sospensione del Reddito violi l’indipendenza delle donne con mariti violenti. Pare che la loro indipendenza economica le renda libere e così meno esposte, e questo sarebbe solo il primo dei presunti futuri problemi sociali legati alla sospensione del sussidio.

In alcuni quartieri di Napoli, ma non solo nella città campana, sostiene Roberto Fico (Presidente del Comitato di Garanzia del Movimento 5 Stelle), un altro problema potrebbe sorgere a causa della mancanza dell’assegno mensile per i non lavoratori. In tali quartieri sembrerebbe esserci il rischio di ricatti da parte della camorra. Va detto anche che la Campania è la regione con il più alto numero di beneficiari.

Inoltre, dato che il testo dell’sms cita testualmente “Domanda di Reddito di Cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa di eventuale presa in carico dei Servizi sociali“, Gianmario Gazzi (il presidente degli assistenti sociali) teme il rischio di aggressione agli stessi.

Il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, parla di “rischio di bomba sociale”. Il sud, con 2 terzi dei beneficiari totali, sta annaspando. Solo Napoli ha più beneficiari dell’intera Italia centrale.

“Il reddito fa sì che anche il ricatto, che a volte in alcuni quartieri la camorra ti fa, e non solo a Napoli, possa avere la forza di dire no perché ha un reddito e quindi libera anche maggiormente tante persone dalla manovalanza delle mafie. Oppure, non per ultimo, tante persone possono dire no a un lavoro sottopagato, sfruttato, che è la nuova schiavitù del nostro Paese”.

Reddito di cittadinanza: il messaggio per la sospensione e i provvedimenti per la formazione al lavoro

“Se questo messaggio arriva anche a me, io poi cosa faccio a 55 anni? Già normalmente non trovo lavoro… I soldi che si danno ai poveri non si devono toccare”. E i percettori del Reddito sembrano anche lamentarsi con il governo perché 800 euro al mese sono pochi a fronte dei beni di prima necessità aumentati.

È risaputo, però, che in Italia si sono verificati parecchi abusi relativi al diritto di ricevere l’assegno mensile RdC (Reddito di Cittadinanza) ed è per questo che già da maggio 2023 è stato pubblicato il testo del Decreto Lavoro che vede  un cambio di rotta del governo Meloni nei confronti degli aiuti ai disoccupati.

Tale Decreto prevede un sussidio per il supporto a favore della formazione al lavoro rivolto a chi sta cercando un impiego, attivamente. Per questo coloro che fino a oggi hanno percepito il Reddito sono stati avvisati di tale sospensione, da agosto, e stiamo parlando di circa 169 mila famiglie. L’ultima rata per coloro che nel nucleo famigliare non hanno a carico un minore, un disabile o un over 60 è stata quella del 27 luglio.

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Ma è possibile richiedere ancora il Reddito di cittadinanza? Come fare?

Fino al dicembre di quest’anno, chi avrà ancora i requisiti, potrà fare richiesta, anche se tale sussidio l’addio all’RdC verrà dato ufficialmente con il nuovo anno, il primo gennaio 2024. Lo stesso varrà per il rinnovo di tale sostegno finanziario.

L’Inps, nella circolare n. 61 del 12 luglio 2023, ha indicato la fruibilità e la modalità del contributo a proposito della composizione del nucleo famigliare e alla condizione occupazionale ed economica dei richiedenti.

L’ultima legge di bilancio ha ha definito un limite di ottenimento di 7 mesi laddove nei nuclei non ci siano minori, over 60 o disabili. È possibile fare una nuova domanda per tutti coloro che non hanno mai percepito il Reddito o che non hanno ricevuto mensilità dell’RdC nel corrente anno.

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Chi ha perso il Reddito ed è ritenuto occupabile, cioè ha tra i 18 e i 59 anni di età, non ha persone disabili a carico e non ha minori a carico, potrà ricevere 350 euro al mese come supporto alla formazione al lavoro attraverso gli sportelli dei Centri per l’Impiego e l’Inps”.