Marina di Massa, sorelline morte: l’albero era malato, non c’entra il maltempo. I genitori distrutti dal dolore. Non è stato possibile l’espianto degli organi
Una vera e propria tragedia quella avvenuta a Marina di Massa nei giorni scorsi, che ha visto la scomparsa di due sorelline, Jannat e Malak Lassiri, nel camping Verde Mare. Le due sorelline, rispettivamente di 3 e 14 anni, contrariamente a quanto si era detto inizialmente pare siano morte perché l’albero era malato, non c’entra il maltempo.
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Sorelline morte in campeggio: il dolore della famiglia
“Voglio solo portare via i miei figli da qui, voglio solo questo”: lo dice ai microfoni Rai il padre delle due sorelline, Malak e Jannat Lassiri. Difficile dire quanto dolore possano provare i due genitori delle bimbe. Il padre e la madre, sono rimasti tutto il pomeriggio di ieri accanto ai corpi delle loro figlie assieme ad una decina di parenti che li hanno raggiunti in mattinata, per portare conforto nella immensa tragedia che li ha colpiti. “Non si può morire per colpa di un albero”, dice uno zio, fuori dall’obitorio. Tutti insieme sono poi tornati al campeggio per prendere alcuni effetti personali rimasti nella tenda schiacciata dall’albero. Si smentiscono le voci sull’avvio dell’espianto degli organi. L’Azienda Usl Toscana nord ovest chiarisce che “i corpi delle bambine sono a disposizione della magistratura e che non è avvenuto alcun espianto, in quanto anche la ragazza è giunta in ospedale in condizioni che non permettevano l’eleggibilità per la donazione di organi”.
Proseguono gli accertamenti sulla dinamica
Non è ancora la causa che ha portato alla caduta dell’albero che ha ucciso le due sorelline. La causa del maltempo non convince. Proseguono infatti gli accertamenti per stabilire la dinamica della caduta della pianta. È stato nuovamente convocato dai carabinieri il titolare del campeggio Verde Mare, Amilcare Dal Pino e risentito dopo un primo colloquio di ieri sempre come persona informata dei fatti. La procura nel merito dell’inchiesta dichiara di “non aver, al momento, notificato alcun atto giudiziario a nessuno”. Sarà effettuata l’autopsia tra qualche giorno. Domani l’incarico formale a un agronomo forestale per una perizia sul pioppo: necessaria per definire “le condizioni dell’albero e se era prevedibile o meno che potesse cadere in caso di maltempo“, come ha chiarito il procuratore capo di Massa Carrara Piero Capizzoto.
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