A poche ore dalla sentenza della Corte Suprema iniziano a comparire post che spiegavano come ottenere i farmaci raggirando le restrizioni
I social Facebook e Instagram stanno cancellando tutti i post che riguardano le pillole abortive e prodotti simili. A poche ore dalla sentenza della corte costituzionale americana che ha privato le donne statunitensi il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza sono iniziati a comparire vignette e post che spiegavano come ottenere questi farmaci raggirando le restrizioni dei vari stati.
Farmacie, parafarmacie e supermercati hanno registrato un’impennata di vendite di prodotti anticoncezionali pari a quattro volte quelle precedenti; donne, madri e ragazze avevano deciso di fare la scorta.
L’algoritmo di Meta (società dei due social), ha iniziato a cancellare ogni pubblicazione che faceva riferimento sui farmaci vietati, infatti Zignal che si occupa del monitoraggio dei media, ha fatto sapere che le parole pillole, mifepristone e misoprostol sono stati citati 250 mila volte nelle pubblicazioni degli utenti.
La figlia di Paul Walker difende il diritto all’aborto: “Io stessa ho abortito durante la pandemia”
La giovane modella sfoga la sua rabbia su un post di Instagram che sta sollevando proteste in tutta America e non solo.
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Poi racconta del suo aborto “io stessa ho abortito. Ho dovuto combattere con questa scelta nel 2020, mentre il mondo stava collassando per la pandemia.” Meadow Wolker, 23 anni, ha confessato di aver vissuto questa esperienza “privata e personale“.
“La giornata di oggi segna un’enorme battuta d’arresto nella storia, una profonda ingiustizia nei confronti delle donne…“, scrive Meadow Wolker.
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Aggiunge dicendo: “Sono stata fortunata ad avere ottimi medici durante il percorso di riabilitazione, grazie a loro aiuto oggi sono una persona felice. Sapere che altre donne non avranno l’opportunità di avere un aborto sicuro e che non potranno scegliere di mettere il loro corpo al primo posto mi spezza il cuore. Questo suona come la violenza peggiore. Vietare l’aborto non preverrà l’aborto, ma l’aborto sicuro”.
