Manca poco alla riapertura delle scuole e ancora restano molti dubbi e problematiche da risolvere, si rende necessario un nuovo incontro tra governo e regioni per rivedere ed unificare le linee guida
Continua il caos in merito alle linee guida sul rientro a scuola in sicurezza, le regole stabilite dal Ministero creano ancora scontri politici e perplessità di genitori e professori.
Nei giorni scorsi era partito l’invito per docenti e personale scolastico a presentarsi volontariamente previa prenotazione per effettuare il test sierologico prima del rientro in classe, ogni regione ha stabilito autonomamente le modalità di adesione, ma quello che ha fatto scatenare la prima polemica è stata la risposta al ministero dai medici di famiglia che dovrebbero effettuare i test, infatti nonostante sia stato dichiarato che i kit di test rapido siano già stati consegnati alla maggior parte dei presìdi Asl, questo non risulta a tutti e molti medici stanno denunciando non solo la mancanza dei kit per il sierologico ma anche di informazioni chiare in merito alle modalità di effettuazione, e alle regole per garantire la sicurezza anti contagio nei propri studi.
Nelle regioni dove sono partiti i test invece stanno emergendo dati allarmanti, infatti per ora in Umbria sono già 20 i positivi e nel Trevigiano 6, che dovranno restare a casa in isolamento fino alla conferma del tampone, secondo le proiezioni fatte dal sindacato scolastico nei prossimi giorni si potrebbe arrivare fino al 50% di test positivi tra il personale scolastico, non riuscendo a garantire in alcune regioni l’inizio delle lezioni poiché ci sarebbe anche da valutare la carenza di sostituti.
Scontro anche tra sindacati e governo sulle regole di trattamento INPS nei confronti di professori costretti alla quarantena, che ufficialmente è ancora equiparata alla malattia, costringendo il personale a perdere giorni di retribuzione rendendo impossibile l’eventuale proseguimento delle lezioni in modalità didattica a distanza.
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Scuole, oggi vertice decisivo tra ministri e governatori

In programma per questa mattina il vertice tra Ministri di Governo per l’Istruzione, Affari Regionali, Salute e Trasporti, insieme con Protezione Civile e Governatori delle Regioni, dovranno definitivamente e necessariamente definire linee guida unificate per tutti e stabilire finalmente regole chiare per il rientro a scuola, a partire dalle norme sui trasporti e scuolabus, per le quali già sono state definite alcune indicazioni, ma anche per quanto riguarda l’uso obbligatorio della mascherina per gli studenti, e dare delle certezze sulle reali possibilità degli istituti di effettuare il corretto distanziamento tra i banchi. Tutte regole che sono state già indicate nei documenti ufficiali firmati da Lucia Azzolina del Ministero dell’Istruzione ma che in realtà non hanno ancora avuto l’unanimità di approvazione da tutte le regioni. Occorrerà inoltre stabilire chiaramente, insieme agli esperti, la necessità di misurazione della febbre all’ingresso in ogni istituto per rendere più semplice il monitoraggio di soggetti a rischio, una delle maggiori controversie degli ultimi giorni è infatti in merito alla misurazione della temperatura a casa, molti pediatri si sono espressi in maniera negativa, affermando che ci sarebbe molta più tranquillità unificando il controllo all’ingresso, anche a costo di perdere tempo e scaglionare le entrate, ma questo potrebbe essere l’unico modo per avere la certezza su eventuali sintomatici da valutare preventivamente per evitare chiusure e quarantene di massa.
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