Una manifestazione nazionale è stata indetta per il 26 settembre a Roma, a manifestare sarà il comparto scuola che chiede di porre al centro dell’attenzione il ruolo primario della scuola e la certezza di avviare l’anno scolastico in sicurezza
Sabato 26 settembre, questa è la data scelta per la manifestazione nazionale della scuola che si terrà a Roma. AIla manifestazione indetta dal Comitato “Priorità alla scuola”, hanno aderito i sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams. Una manifestazione nazionale fortemente voluta dal comparto scuola “per riaffermare il ruolo centrale e prioritario della scuola e della conoscenza come condizione di crescita del Paese e per denunciare ritardi e incertezze che accompagnano l’avvio dell’anno scolastico, rischiando di comprometterne la riapertura in presenza e in sicurezza, obiettivo principale dell’azione sindacale condotta nella prolungata fase di emergenza“, scrivono i sindacati. Una manifestazione a cui parteciperanno anche gli studenti e le famiglie, tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’istruzione nel nostro Paese.
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Manifestazione nazionale della scuola: centralità riconosciuta alla formazione e sicurezza nelle scuole

La mobilitazione del settore scuola non si arresta: dopo il flashmob degli insegnanti precari di ieri, svolto davanti Montecitorio, in cui si richiedeva la stabilizzazione del posto di lavoro, è stata stabilita la data della manifestazione nazionale della scuola che si terrà sabato 26 settembre a Roma. Il comparto scuola, attraverso le sigle sindacali che prenderanno parte alla manifestazione, chiede un’inversione di rotta nelle politiche pubbliche, il riconoscimento della centralità della formazione scolastica e la certezza di poter avviare l‘anno scolastico in sicurezza, adottando tutte le misure necessarie per fronteggiare l’epidemia del Covid-19. Intanto, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, assicura che tutti stanno lavorando affinché sia garantita la tutela della salute a tutti gli studenti e gli insegnanti.
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