Auriane Fatuma Bindela, la donna di origini congolesi che ha aggredito Salvini, è impegnata con il comune in un progetto di servizio civile
Auriane Fatuma Bindela ha 33 anni e nessun precedente penale, impegnata con un progetto di servizio civile alla polizia municipale del comune di Pontassieve. Salvini si trovava lì, in provincia di Firenze, quando la donna inveisce contro di lui “Io ti maledico” avvicinandosi. Durante l’aggressione Auriane gli strappa la camicia ed il rosario, poi viene fermata ed interrogata dalla Digos. Dall’interrogatorio emerge che non aveva preso parte alla contestazione avvenuta poco prima. Era in stato alterato, a quanto riporta la polizia, non aveva premeditato quel gesto. Auriane è impegnata nel sociale oltre ad essere laureata. “Mi dispiace per te, ti perdono e non porto rancore. Andiamo oltre” le parole del segretario del Carroccio durante un’intervista. “La Toscana non è violenza, ma confronto. Avrei preferito fare a meno di questo gesto e non lo userò certo per fare propaganda politica” continua Salvini.
Auriane Fatuma Bindela, la donna che ha aggredito Salvini

Auriane Fatuma Bindela vive da molti anni a Pontassieve, incensurata e ben inserita, parla e scrive molto bene in italiano. Si occupa anche di molti eventi e progetti per la solidarietà e l’impegno civile. Circa un anno fa era stata aggredita alla stazione di Pontassieve, “Torna a casa tua scimmia, vattene dall’Italia” e le hanno sputato. Monica Marini, sindaca della città, le aveva dimostrato vicinanza su Facebook: “Conosco da tempo la ragazza e le sono vicina. Queste cose non dovrebbero mai accadere. Ho sentito rabbia e dolore nelle sue parole. Queste persone sono l’estensione di chi fa propaganda politica cavalcando l’onda della violenza”. Oggi, invece, la sindaca condanna il gesto della donna: “Condanno questo gesto isolato. Qualsiasi dimostrazione di violenza non deve mai entrare nel confronto politico”.