È un ritorno in grande stile quello di Cesare Cremonini, che nel suo live del 28 giugno allo Stadio Olimpico di Roma ha portato sia il suo nuovo album (“La ragazza del futuro”) che tutti i suoi più grandi successi. Si tratta di un’opportunità unica per il cantautore bolognese di portare in tour e suonare dal vivo per la prima volta tutti i brani dell’ultimo album, uscito nel 2022.
Il disco, uscito il 25 febbraio e pubblicato dalla Virgin Records/Universal Music Italia, è l’ennesimo tiro andato a segno per il cantante, che si rivela ancora una volta in grado di coniugare cantautorato e ottima prosa con le sonorità di tendenza del momento, in un mix che anziché stufare incuriosisce e attira vecchi e nuovi fan.
La scaletta del concerto di Cesare Cremonini
Nel repertorio eseguito troviamo i seguenti brani:
- La ragazza del futuro
- PadreMadre
- Il comico (sai che risate)
- La nuova stella di Broadway
- Chimica
- Colibrì
- Qualcosa di grande
- Buon viaggio (share the love)
- Moonwalk
- Vieni a vedere perché
- Le sei e ventisei
- Mondo
- Logico #1
- Grey Goose
- Stella di mare
- Lost in the weekend
- Ciao
- Chiamala felicità
- 50 Special
- Marmellata #25
- Poetica
- Nessuno vuole essere Robin
- Al telefono
- Un giorno migliore
Per la gioia e la sorpresa degli appassionati, il cantante non ha suonato solo i pezzi del nuovo album: troviamo infatti grandi “classici” come 50 Special (chi non ricorda il tormentone “Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi”?) e Marmellata #25, lo struggente racconto melodico di una relazione conclusa la cui fine è ancora da metabolizzare.
La band di Cesare Cremonini
I video dal concerto sono di Paolo Mormile
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Non solo quindi novità orecchiabili, ma anche tante vecchie e gradite conoscenze. Così parla il cantante: “Ciò che mi fa stare bene è il fatto che possa regalare a tutti voi una notte che resterà per sempre come un bel ricordo, una bella cosa della propria vita e basta. Per farlo non potevo non provare anch’io a tornare indietro, piano piano, nella mia memoria”.
A seguire queste parole, le prime ad accogliere le 57mila persone raccolte nello Stadio Olimpico, gli accordi di chitarra che introducono “Qualcosa di grande”, un altro classico senza tempo portato sul palco da Cesare stesso quando ancora suonava coi Lunapop.
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Della band degli esordi è rimasto Nicola Balestri, detto “Ballo“, al basso; gli altri musicisti, in ordine di presentazione, sono Gary Novak alla batteria, Bruno Zucchetti alle tastiere, Alessandro De Crescenzo alle chitarre e Davide Rossi al violino. Al mixer troviamo Antony King, già fonico fidato dei Depeche Mode.
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Le parole di Cesare Cremonini
“Vorrei salutare ogni persona presente questa notte. Può sembrare scontato ma questa notte non è una notte come tutte le altre. Che cos’è che può rendere una serata davvero speciale? Quando tutto è speciale, quando tutto è sempre emozionante, tutto è spinto al massimo perché sia sempre al massimo dell’emozione… Quando tutto deve funzionare sempre, quando bisogna essere sempre in qualche modo vincenti: io credo che sia la memoria, e questa notte io non me la dimenticherò mai”.