Il Decreto Rilancio posticipa le scadenze per la presentazione del 730
Data l’emergenza sanitaria che sta accompagnando questo 2020, l’Agenzia delle Entrate ha spostato la data di scadenza per la presentazione del modello 730: essa slitta al 30 settembre, così da poter far fronte alle esigenze dei cittadini. Differenti sono anche le modalità di presentazione della domanda di rimborso; infatti, questa potrà essere richiesta anche senza intermediario, inviando direttamente all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione precompilata.
Inoltre, sono state modificate altre regole per quel che riguarda rimborsi e debiti. I rimborsi Irpef verranno accreditati tramite conto corrente, e non più tramite busta paga; nel caso in cui emerga, al contrario, un debito d’imposta, la somma da restituire al Fisco verrà addebitata direttamente in busta paga. Per i lavoratori che invece non si appoggiano ad un sostituto d’imposta, si aprono due possibili strade: l’addebito diretto sul proprio contro corrente (previa dichiarazione del proprio IBAN), o versamento tramite il modello F24, fornito dall’intermediario interpellato.
Rimborsi Irpef per 730/2020: quando arriveranno?
La tempistica dei rimborsi rispetterà il calendario di presentazione della domanda: per lavoratori dipendenti e pensionati, questi verranno accreditati nella prima retribuzione utile, a partire dal mese successivo rispetto a quello in cui sono pervenuti il prospetto di liquidazione e la documentazione relativa.
In sostanza, ci si può orientare attraverso il seguente calendario:
–Luglio: rimborso 730 se il modello è stato presentato a giugno.
–Agosto-settembre: rimborso 730 se il modello è stato presentato a luglio.
–Ottobre: rimborso 730 se il modello viene consegnato entro la data di scadenza, posticipata al 30 settembre.
Per le domande che vengono inviate oltre questo termine, l’accredito sarà effettuato nei mesi di novembre-dicembre, sempre rispettando l’ordine previsto.
Inoltre, per i rimborsi inferiori a 1.000 euro, il contribuente riceve un invito da parte dell’Agenzia delle Entrate a recarsi presso un qualsiasi ufficio postale, al fine di riscuotere la somma. Per quanto concerne i rimborsi superiori a questa soglia, essi saranno liquidati dalla Banca d’Italia tramite vaglia.
In ultimo, per i rimborsi 730 che superano i 4.000 euro, si riterrà necessario un controllo da parte dell’Agenzia su tutta la documentazione presentata.