Se di consueto arrivati a queste date ci si prepara per le vacanze, ora l’attenzione si sposta sul problema della riapertura o no delle scuole
Le idee che orbitano attorno a questo problema, sono tra le più svariate. Dalla possibilità di banchi separati, ad approcci mediante turnazioni in aule e da remoto. La realtà dei fatti è che, attualmente, nessuno ha una risposta ben chiara della misura da adottare per contenere il virus. Il primo punto da focalizzare è, senza ombra di dubbio, il rapporto rischi/benefici di ogni tipo di provvedimento analizzato. Di consueto, i più piccoli, sono maggiormente suscettibili alle malattie rispetto agli adulti.
Studi pubblicati in riviste quali New England Journal of Medicine ed European Journal of Pediatrics, hanno dimostrato che il contagio da Sars-Cov-2 segue dinamiche ben diverse. Difatti, la curva epidemica, ha mostrato una maggior criticità di contagio fra gli adulti piuttosto che colpire fasce di età sotto i 19 anni. Per questo motivo, sembra che la riapertura delle scuole non rappresenti un rischio insormontabile. Se coadiuvato a degli attenti sistemi di prevenzione ed igiene, sicuramente può essere ulteriormente ridotto.
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Scuole e curva epidemica: parla Ranieri Guerra

Questo però non significa assolutamente abbassare la guardia. In merito a ciò, il direttore aggiunto dell’OMS distaccato a Roma e tecnico del Cts Ranieri Guerra, ha espresso parole pregne di significato e di rispetto delle norme sanitarie: “Un momento di distrazione e la criticità è alle nostre porte. Agiamo ora”, sostiene Guerra. “Si assiste ad affollamenti in spiagge e in discoteche, ragazzi che tornano infetti mettendo a repentaglio la vita dei propri familiari. Questo non è uno scherzo”, aggiunge Ranieri. Se non si riesce a dare un freno alla curva di contagi che, seguendo la linea attuale sta aumentando, l’eventualità di riaprire le scuole rimarrà tale.