Dopo l’attacco ai sindacati da parte della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che li accusava di sabotaggio per ostacolare la ripartenza delle scuole, le risposte di Cigl, Cisl e Uil
È accesa polemica tra Lucia Azzolina e i sindacati dopo l’intervista della Ministra per Repubblica. Azzolina, confermando da una parte la riapertura delle scuole per il primo giorno di settembre (il 14 per gli studenti), accusava dall’altro i sindacati di voler mettere in atto un sabotaggio come freno alla ripartenza.
Il cuore della polemica sta nel nuovo piano di assunzioni, che non piace ai sindacati. Nel corso dell’intervista, la Ministra afferma come questi siano contrari al concorso con prova selettiva, volendo stabilizzare i precari. Ma – aggiunge – “Per 80 mila posti sono arrivate in totale 570mila domande. Di queste solo 64 mila sono di docenti con almeno 36 mesi di servizio. Le altre 506 mila sono di neolaureati o giovani docenti. I precari hanno diritti acquisiti, ma i giovani hanno diritto di accesso. I concorsi sono indispensabili“.
La Ministra non risparmia parole anche più dure, attaccando una certa “resistenza strenua al rinnovamento”, e sottolineando “atteggiamenti che mirano a conservare potere e rendite di posizione nell’interesse non di tutti, ma di alcuni“.
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Polemica sulle scuole. La risposta dei sindacati alla Ministra Azzolina

Non potevano mancare delle accese risposte da parte dei sindacati chiamati in causa. La segretaria generale della Cisl scuola, Maddalena Gissi parla di un “attacco insensato” sorretto da “una distorsione del nostro pensiero” e sostiene come il tema dei concorsi non sia in realtà centrale e prioritario in questo momento.
Francesco Sinopoli, segretario generale Cgil Scuola, attacca l’intervista come un “tentativo disperato e imbarazzante di attribuire le responsabilità sui problemi dell’apertura dell’anno scolastico al sindacato” accusando il Governo di essersi in verità mosso con ritardo. Su una linea simile Pino Turi, segretario generale di Uil Scuola, che parla di un “ricorso ad una serie infinita di luoghi comuni e stereotipi“; “Bisogna trovare il colpevole! – continua Turi – cosa c’è di più facile che individuarlo nel sindacato”.
Zingaretti, intanto, cerca di placare la tensione predicando uno spirito di collaborazione e di fuga dalle divisioni, definendo la riapertura scolastica in sicurezza una priorità assoluta, il “primo banco di prova del Governo alla ripresa“.
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