Le recenti impennate dei contagi da Covid 19 stanno avendo conseguenze anche sui seggi delle elezioni regionali, negli stessi giorni in cui peraltro l’Italia è chiamata a votare per il referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari: importanti defezioni e rinunce in varie regioni
Domani è il giorno del referendum, in cui gli Italiani voteranno sì o no sulla riduzione dei parlamentari, ma si vota anche per le elezioni regionali in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia (quest’anno si è già votato, a gennaio, in Emilia-Romagna e Calabria). Ma la paura della diffusione del Coronavirus, recentemente tornata a livelli preoccupanti, ha convinto molti scrutatori e presidenti di seggio a presentare rinuncia, causando diverse difficoltà.
In Liguria, ad Imperia, su 180 scrutatori, il Comune deve provvedere a sostituirne ben 114, che hanno rinunciato al ruolo. Su 47 presidenti, sostituiti invece 10. A Genova, registrate 855 defezioni su 2644 scrutatori, ed a Savona (dove più della metà degli scrutatori ha rinunciato) si lavora ancora per rimpiazzare alcuni presidenti.
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Fuga di scrutatori alle Regionali: la situazione in Toscana e Puglia
Stessa situazione in Toscana: a Firenze rinuncia per 110 presidenti su 360, con la motivazione di “indisponibilità”, e si tratta di numeri nettamente più alti rispetto alle defezioni degli anni passati: alle ultime regionali i rinunciati tra i presidenti erano giusto il 25 %.
In Puglia, a Bari, addirittura il 67 % dei presidenti ha preferito rinunciare, mentre si parla del 100 % di rinunce nei seggi Covid, vale a dire il Policlinico di Bari e i tre seggi mobili a domicilio che raggiungono i cittadini in quarantena.
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