Un brutto episodio di violenza gratuita si è verificato sulla spiaggia libera di Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto: Mamady Mankara, un giovane di 25 anni proveniente dal Senegal, è stato aggredito e picchiato per puro razzismo
Madamy Mankara si trova in Italia ormai da 4 anni e lavora presso una cooperativa di Grosseto che si occupa di ragazzi con disabilità. Non poteva certo aspettarsi, sabato 1 agosto, che avrebbe subito un’aggressione per il solo atto di stendere un telo e sistemare uno zainetto vicino ad un gazebo nell’ex bagno Marystella.
Un uomo sulla quarantina, in spiaggia con la famiglia, non ha gradito che il ragazzo si fermasse vicino a loro. Dal racconto di Mamady, l’uomo lo avrebbe subito richiamato con un “Qui non ci puoi stare, vai via. Negri di m… qui non ci dovete stare”. Alla già gratuita violenza verbale è seguita quella fisica, con un pugno in faccia al giovane. Fortunatamente altre persone accanto sono intervenute separando l’uomo dal malcapitato, ma, continua Mamady: “io mi stavo a quel punto allontanando quando è arrivato un suo amico e anche lui mi ha colpito“. Anche in questo caso il razzismo è l’unico insensato motivo del gesto: “voi negri che venite qui a violentare le bambine”, la frase dell’altro uomo. Persino il bambino del primo aggressore, secondo le testimonianze, avrebbe calmato il padre facendo notare che tutti possono stare sulla stessa spiaggia.
Il Senegalese picchiato “dopo i pugni, un offensivo invito a pranzo”
In seguito, dopo la caduta del Senegalese, sono stati chiamati i carabinieri, che hanno identificato tutti. Al pronto soccorso di Grosseto, Mamady è stato medicato e dimesso con una prognosi di 7 giorni per ecchimosi sotto un occhio e un labbro tumefatto.
Altro elemento assurdo è la reazione dei due aggressori dopo l’intervento dei militari. Mamady sarebbe stato infatti invitato a pranzo per “fare pace”. Naturalmente il gesto è stato ricevuto come un’offesa anche più umiliante dal giovane: “io non ho bisogno che lui mi porti a pranzo, ma che mi porti rispetto“.
Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ha commentato lo spiacevole episodio: “la violenza è l’arma dell’ignoranza, si è verificato un inqualificabile atto di violenza. È inaccettabile che tali, brutali atti si verifichino di nuovo sul nostro territorio. A Mamady va la mia solidarietà e la promessa di lottare contro le ingiustizie e la violenza“.