Il 19 marzo di quest’anno Pino Daniele avrebbe compiuto 65 anni. Le sue canzoni sono fatte di versi e parole che ci hanno sempre accompagnato e lo faranno sempre. Perché quando si appartiene a questa città, quando si è dentro a ogni vicolo, a ogni chiaroscuro, nell’ azzurro del mare e nel ventre del vulcano che lo sormonta, non si muore mai.
Possiamo pensare che Pino Daniele è lassù insieme agli amici, ai grandi come lui ma, tanto che importa… I figli di Napoli lo portano dentro.
Ogni volta che sarà sabato i ragazzi esulteranno perché domani non si va a scuola. Quando gli occhi e la bocca della ragazza amata saranno forse in Africa.
A ogni partita allo stadio risuonerà sempre Napul’ è come uno scudo contro i cori abbietti delle tifoserie avversarie. Perché abbiamo sempre dovuto dimostrare che Napule nun è solo ‘na carta sporca. E la ‘ciorta’ che aspettiamo, dobbiamo anche saperla riconoscere e ghermirla prima che l’attimo passi. Perché ‘a vita è nu muorzo ca nisciuno te fa da’ e Pinuccio lo sapeva.
Vogliamo di più di questi anni amari, e saremo sempre pronti a dire no di fronte a quello che non va. Ci saranno momenti in cui a testa in giù avremmo voglia solo di un caffè e di qualcuno sveglio per fumare a metà…
Un mascalzone latino, un uomo in blues, un nero a metà: ci sentiremo tutti un po’ come lui e probabilmente, lo siamo già.