Era una calda sera d’estate del 3 giungo 2017 a piazza San Carlo, dove trentamila tifosi si erano riuniti per assistere alla partita di Champions League Juve – Real Madrid. Una notte normale apparentemente che, a distanza di poche ore, si sarebbe trasformata in un incubo vero e proprio
L’inizio del terrore in Piazza San Carlo
L’orologio segna le 22,15 circa, quando improvvisamente la calca di gente si inizia a muovere come un vortice impetuoso. All’improvviso il panico. Persone che corrono da ogni dove, urlando e strepitando a gran voce. La causa? Un gruppo di ragazzini, stava facendo razzia di oggetti e proprietà dei presenti spruzzando spray al peperoncino per creare scompiglio e disordine.
Sotto il cielo di Torino si manifesta il panico e il caos, dove un’amalgama di persone si spinge e si calpesta a vicenda. La bravata della banda causa 1.692 feriti e, purtroppo, costa la vita di due donne Erika Pioletti e Marisa Amato. Dopo lunghe agonie, Erika per 12 giorni e Marisa per 17 mesi, non riescono a farcela.
I ragazzi colpevoli, di origini maghrebine, con l’ausilio dello spray al peperoncino derubano gli spettatori ignari. Nella fattispecie la banda capeggiata da Sohaib Boumadaghen denominato “Budino”, vanta il seguito da parte di Hamza Belghazi, Mohammed Machmachi e Sahibi Aymene.

La sentenza per la banda dello spray
Oggi, a distanza di 3 anni, La Corte di Assise di appello conferma l’omicidio preterintenzionale. L’accusa in questione prevede una condanna a 10 anni, 4 mesi e 20 giorni per Sohaib, Hamza e Mohammed. Mentre per Sahibi ammonta invece a 10 anni, 3 mesi e 24 giorni in totale.
Inoltre sono state accolte ulteriori accuse riguardanti lesioni, rapina e furto in aggiunta all’omicidio. I legali dei quattro ragazzi, contestano le sanzioni chiedendo un ricorso in appello. Tale motivazione risiede nella mancata intenzione da parte dei ragazzi, di provocare quella notte di sangue e terrore.