Parroco contro la protesta LGBT, la sindaca: “È un paese democratico” – VIDEO

manifestazione lgbt Lizzano

Il parroco di Lizzano, paese in provincia di Taranto, ha chiesto l’intervento dei carabinieri contro la protesta Lgbt organizzata davanti alla Chiesa di San Nicola. L’unica colpa dei manifestanti era quella di dimostrare in maniera pacifica la loro opposizione al “rosario della famiglia”. La veglia di preghiera, voluta dallo stesso parroco, doveva servire, come si poteva leggere nel post sulla pagina della chiesa prima che fosse rimosso: “Per offrire al Signore il nostro contributo per bloccare l’ingiusto e perverso disegno di legge Zan-Scalfarotto-Boldrini contro l’omotransfobia”.
Proprio questo post aveva scatenato l’indignazione dei social tanto che gli attivisti Lgbt, insieme ad altri cittadini, avevano organizzato una manifestazione di protesta davanti a San Nicola mentre all’interno si teneva la veglia. I carabinieri sono arrivati in fretta e, con la scusa della violazione delle misure di distanziamento sociale anti-covid, hanno interrotto la protesta e iniziato a schedare i presenti. Francesca Cavallo, scrittrice italiana autrice di Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli, originaria proprio di Lizzano, era presente alla manifestazione e ha documentato l’accaduto, riportandolo in tempo reale sul suo profilo Facebook.
A difesa dei manifestanti è però poco dopo intervenuta la sindaca Antonietta D’Oria, che ha fatto notare ai carabinieri che avrebbero dovuto controllare che si rispettassero le norme anti-covid anche dentro la chiesa e che avrebbero dovuto riservare la schedatura anche ai credenti riuniti per pregare. La sindaca ha fatto valere principio di laicità dello Stato e di libertà di espressione contro un parroco che cercava di sfruttare il potere dell’autorità religiosa per tacitare gli oppositori. D’Oria ha poi ribadito che: “Lizzano è un paese democratico”.

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futuranews

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