Hafsa, una bambina di 15 anni, il primo settembre è annegata nel fiume Adda a Sondrio. Il padre la cerca ogni giorno
Una scena straziante, un padre che tutte le mattine si tuffa nel fiume Adda per cercare il corpo della figlia annegata. Il giorno dell’incidente il padre era in Marocco e dopo il suo ritorno, non ha fatto altro che cercare la figlia annegata. “Ho detto ai carabinieri che io continuerò a cercarla. Ringrazio chi ha effettuato le ricerche, ma non posso aspettare a casa. Se qualcuno vuole aiutarmi, io tutti i giorni sono vicino al fiume. Devo cercarla” queste le pesanti parole del pare di Hafsa. L’uomo corre dei rischi perché le acque del fiume Adda sono pericolose. Alcune persone hanno cercato di chiamarlo e farlo desistere dalla sua ricerca per salvaguardare la sua incolumità, ma l’uomo continua disperatamente a cercare la figlia.
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I ricercatori hanno scandagliato il fiume Adda partendo da Sondrio fino ad arrivare al lago di Como, svuotando poi anche il bacino di Ardenno. Purtroppo del corpo della ragazza nessuna traccia. I vigili del fuoco stanno controllando in questi giorni ogni anfratto e sponda del fiume per cercare eventualmente la ragazza rimasta incastrata.
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