Un pacco bomba con polvere da sparo e un detonatore è stato ricevuto ieri a Giuseppe Pasini, presidente di Confindustria Brescia, ora sotto scorta
Il pacco è stato consegnato presso la sede della Feralpi Group a Lonato del Garda: si tratta di un’azienda nell’ambito del siderurgico, ed è lo stesso Pasini a guidarla. Per il presidente è stata ora disposta una scorta. Già a giugno Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, era finito sotto scorta.
Il pacco era anonimo, e dai primi accertamenti si sa che il detonatore al suo interno era abbastanza rudimentale, e dunaque non sarebbe potuto esplodere. A questo punto si investiga su chi siano i mittenti del pacco, dato anche che finora nessuna rivendicazione è stata avanzata circa il palese atto intimidatorio.
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Pacco bomba a Pasini: a giungo le intimidazioni al presidente di Confindustria Lombardia
Pasini gestisce l’attività di famiglia dal 1982: il gruppo Feralpi, con i suoi 1570 dipendenti e un fatturato sopra i 1,3 miliardi di euro (dati del 2018), è un nome solido nel settore della produzione di acciaio, laminati e derivati. Bonometti invece aveva ricevuto a giugno due lettere contenenti proiettili; si sospettava in quel momento che le intimidazioni fossero legate alla sua posizione nei riguardi della Zona Rossa di Alzano e Nembro, verso cui chiusura il presidente di Confindustria Lombardia si trovava contrario. Bonometti al tempo aveva negato l’ipotesi di pressioni sul governo circa i provvedimenti da prendere. Si proverà adesso a capire se ci sono punti di contatto tra i due episodi intimidatori.
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