L’onda antirazzista colpisce l’ex presidente degli Stati Uniti e Premio Nobel per la Pace Woodrow Wilson e l’attore John Wayne
Il movimento Black Lives Matter e la sua onda antirazzista colpisce altre due storici personaggi statunitensi: Woodrow Wilson e John Wayne.
Il primo è un ex presidente degli Stati Uniti d’America e Premio Nobel (1919) mentre il secondo è un’icona della Hollywood dei western ed entrambi si sono macchiati di razzismo, omofobia e di aver appoggiato il suprematismo bianco.
Il nome di Thomas Woodrow Wilson sarà rimosso da uno dei più importanti college statunitensi, il Princeton di cui fu studente e poi Rettore. Decisione presa a causa delle sue note posizioni razziste e segregazioniste come il divieto da lui imposto ai cittadini afroamericani di accedere alle Università.
Nella nota ufficiale dell’Ateneo di Princeton si legge che i membri del Consiglio di Amministrazione “hanno concluso che il pensiero e le politiche razziste di Woodrow Wilson lo rendono inappropriato a rappresentare una scuola o un college i cui accademici, studenti e allievi devono opporsi fermamente al razzismo in tutte le sue forme”.
Non è la prima volta che l’ex presidente Wilson si ritrova nel banco degli imputati nella sua Princeton, infatti, nel 2015 si aprì un dibattito relativo alla rimozione del suo nome purtroppo l’anno successivo, il Consiglio di Amministrazione si espresse a favore del suo mantenimento ma i tempi sono cambiati.
Ecco le motivazioni che hanno portato alla storica decisione: “Il razzismo di Wilson era significativo anche per gli standard del suo tempo. Segregò la funzione pubblica federale dopo che questa era stata integrata razzialmente per decenni, facendo così regredire l’America nella sua ricerca della giustizia. Non solo approvò ma rinvigorì la persistente pratica del razzismo in questo Paese, che continua a fare danni anche oggi”.
E dopo Wilson, l’onda antirazzista colpisce anche John Wayne. Infatti, nello Stato della California, i consiglieri democratici della Contea di Orange hanno presentato una mozione per cambiare il nome di uno degli aeroporti di Los Angeles intitolato dal 1971 all’attore John Wayne.
La motivazione di questa richiesta è chiara: l’attore John Wayne durante la sua vita espresse pubblicamente posizioni contro la comunità LGBT+, dei nativi americani e gli afroamericani. Infatti, nel 1971 (anno della sua morte) in un’intervista rilasciata alla famosa rivista per soli uomini, ‘Playboy’, affermò senza tanti problemi di ‘credere al suprematismo bianco’.
Dichiarazioni che in quegli anni erano ritenute più che normali e accettabili dalla maggior parte dei cittadini statunitensi dell’epoca ma che nel XXI° secolo sono inaccettabili per una società, in particolare per quella statunitense che sta cercando con fatica di fare i conti con il suo passato razzista per un futuro più multietnico e solidale.