Omicidio Willy, nuove rivelazioni sulla vita da nababbi dei suoi assassini. Vita, secondo la stampa, che sarebbe stata pagata con il reddito di cittadinanza
Si tratterebbe di una vera vita di lusso sfrenato, quella fatta dai quattro assassini del povero Willy, in particolare per i fratelli Bianchi (Marco e Gabriele, campioni di arti marziali). Vita in perfetto stile ‘VIP’ condotta, secondo le prime indiscrezioni, attraverso il reddito di cittadinanza. Vacanze spagnole a Palma di Majorca, giri in barca all’isola di Palmarola con litri di Champagne. E non solo, infatti, attraverso il loro profilo Instagram anche ‘gite’ a Positano nella Costa amalfitana in alberghi non certo economici e poi non poteva mancare l’auto di lusso con relativo autista per le loro scorribande danarose nei locali più esclusivi della zona.
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Omicidio Willy: Forse non solo reddito di cittadinanza
Quello che non quadra sulla vicenda delle spese folli e che sembra impossibile che siano riusciti a ‘divertirsi’ con le sole entrate del reddito di cittadinanza. Le cifre erogate ogni mese per il reddito di cittadinanza (contributi statali erogati alle persone sotto la soglia di povertà) sono limitate e controllate in ogni loro uscita, infatti, alcune ‘spese’ sono vietate. Senza dimenticare che il prelievo mensile di contanti è fissato a 100 euro, non di più. Quindi sembra un po’ strano che i quattro assassini siano riusciti a fare quello stile di vita solo ed esclusivamente usufruendo del reddito di cittadinanza.
A questo punto la giustizia dovrebbe indagare a fondo e scoprire le eventuali entrate ‘secondarie’ degli assassini di Willy.
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