Futura News

Oggi è la giornata del silenzio per lo spettacolo

Oggi è la giornata del silenzio per lo spettacolo. In queste ore infatti, tanti musicisti, ballerini, tecnici, fotografi, professionisti e tutti gli artisti stanno manifestando sui Social Network il loro silenzio in segno di protesta perché l’intero settore culturale è sparito dai programmi di sostegno statale. L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli di Maurizio Capone e da molti altri artisti.

Le Lavoratrici e i Lavoratori dello Spettacolo chiedono certezze e tutele, la loro emergenza non è finita e lanciano l’hashtag #EMERGEZASENZAFINE. Qui sotto il loro video:

Tanti i messaggi su Facebook come quello della cantautrice e musicista Assia Fiorillo: “Sono una lavoratrice dello spettacolo. Sono una musicista, una cantautrice. Ed essere musicista, NO, non è mai stato un hobby ma la mia unica fonte di reddito da quando ho cominciato a lavorare. Il settore culturale è stato il primo a fermarsi e sarà l’ultimo a ripartire e, come me, migliaia di lavoratori non vedono nell’immediato, ma nemmeno nel prossimo futuro, alcuna luce, alcun sostegno o ancora di salvezza. Tutto d’un tratto un intero settore è sparito dai programmi di sostegno statale. Gli aiuti previsti sono una presa in giro per chi conosce questo settore mai veramente regolamentato e strutturato.
Oggi ho deciso di aderire all’iniziativa dell’ Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli di Maurizio Capone e di molti altri colleghi. Non pubblicherò musica sui miei social e chiedo a chiunque ci voglia sostenere di fare lo stesso.
Osserviamo il silenzio per chiedere a chi ci governa di rivalutare i criteri per il sostegno alla categoria dei LAVORATORI dello Spettacolo e della Cultura.
EDIT: Le parole di questo post sono nate da una mia personale riflessione, ma visto che qualche collega ha fatto copia e incolla, aggiungo che sì, si può fare: copiate e incollate… l’importante è far girare il messaggio”! 

Anche gli Artisti del Progetto Urca hanno aderito all’iniziativa: “Gli Artisti del progetto URCA-Cantautrici e Cantautori aderiscono all’iniziativa promossa dal Musicista Maurizio Capone “ioresto a casa/primo maggio/scioperodellamusica. Partecipiamo a questo sciopero,e invitiamo tutti i musicisti sottolineando questi aspetti. 1-per anni ci è stata chiesta l’adesione solidale alle più diverse iniziative e per anni abbiamo aderito con il nostro impegno ed il nostro LAVORO a qualsisi battaglia a qualsiasi impegno sociale,perchè siamo umani prima ancora che musicisti. 2-Ora che è a rischio la sopravvivenza di milioni di persone,gli ultimi ad essere considerati sono i lavoratori del mondo dell’arte e della musica in particolare.
3-Nessuno,soprattutto in questo periodo,ha potuto fare a meno di ascoltare musica,per la propria sopravvivenza mentale e morale,ma quando si tratta di riconoscere la musica come LAVORO,la si etichetta come Hobby,perchè tanto lo si fa per passione
4-Aderiamo quindi perchè non succeda più che un musicista in questi giorni,venga fermato e multato,mentre recuperava gli attrezzi del proprio lavoro,multato x 400 €,perchè nel verbale è formalmente scritto che fare il musicista non è un lavoro,ma un hobby
5-Aderiamo perchè,passato questo periodo terribile,si metta mano ad una legge sulla musica moderna,perchè si guardi alle legislature di altri paesi come la Francia o il Nordeuropa
6-Perchè non ci sia più un 1° Maggio a gratis,mentre i grandi artisti si beccano comunque gli introiti SIAE e la grande massa degli Staff deve comunque lavorare in un giorno di FESTA DEL LAVORO.
7-Perchè anche i musicisti giovani,come in tutte le professioni,emigrano dalla terra che ha la più più grande tradizione musicale del mondo.
8-perchè la musica deve diventare materia obbligatoria scolastica.
9-Perchè infine è ora che il grande e variegato mondo della musica si unisca in queste ed altre battaglie che non sono soltanto quelle elencate,ma tutte quelle che riguardano non solo la dignità,ma la sopravvivenza stessa del grande LAVORO chiamato MUSICA.
10-Domani 1 Maggio/sciopero della musica-Nessun video-nessun post-nessuna comunicazione o promozione-silenzio assordante”.

C’è naturalmente anche il post di Maurizio Capone: “Il Primo Maggio non parteciperò a nessun concerto, sono in sciopero ed invito tutti i musicisti ad aderire per sottolineare la totale mancanza di rispetto verso il settore della musica moderna qui in Italia. C’è l’abitudine di chiederci sempre adesioni solidali che con generosità onoriamo, ma ora che è a rischio la sopravvivenza di migliaia di persone e sarebbe il caso di sostenerci nessuno ha fatto un gesto concreto per il nostro settore. Naturalmente mi riferisco a tutta la grande famiglia di chi lavora nel comparto dello spettacolo che in questo momento è senza reddito e senza prospettive. Le persone, tutte indistintamente, non possono fare a meno quotidianamente di ascoltare musica, ma quando si tratta di riconoscerne la sfera professionale si scopre che qui in Italia regna il concetto che siamo degli hobbisti e che possiamo lavorare gratis perchè “tanto lo facciamo per passione”, come se amare il proprio lavoro fosse una colpa!
A distanza di quarant’anni dal mio ingresso in questo settore nulla è cambiato ed ancora, per chi non raggiunge una enorme popolarità, il pensiero comune è che con la musica non si campa. La colpa è soprattutto delle istituzioni che non si sono mai interessate nel dare regole alla giungla in cui viviamo. Nessuno si è mai preoccupato di fare una legge a tutela della musica moderna, quella classica qualche paracadute lo ha. Eppure di tutti i segmenti musicali quello della musica moderna è l’unico che sopravvive di forza propria, nessun ente lirico o teatro come La Scala o il San Carlo sopravviverebbero senza finanziamenti pubblici. Invece noi portiamo avanti un settore esclusivamente con le nostre forze, creando cultura che è l’equivalente contemporaneo di quella nata secoli fa dalle mani di Mozart, Beethoven o Bach. La musica vive nel suo tempo, e ne è l’espressione più vera e profonda, motivo per il quale anche senza sostegno, leggi e rispetto sarà sempre viva con grandi apici di eccellenza. Ma questo non può essere una scusa per le istituzioni e sfruttare i musicisti per la loro propensione alla creatività è un tradimento sociale, anzi io lo chiamerei “sfruttamento culturale” e mai come in questo momento è evidente la contraddizione. Perfino i sindacati, ci chiamano da sempre per suonare gratis anche il Primo Maggio, nella festa dei lavoratori, non pagano il nostro lavoro, fanno il loro sfavillante spettacolo sulle nostre spalle e quando scoppia la pandemia ci ignorano completamente continuando però allegramente ad ascoltare le nostre canzoni.
Nella speranza di unirci tutti in questa battaglia lancio questa call a chi ritiene giusto questo ragionamento e che in qualche modo vuole dare un segnale di discontinuità stimolando il cambiamento.
Cominciamo a farci rispettare come lavoratori che producono cibo per lo spirito di tutti gli esseri umani.
#iorestoacasa #primomaggio #scioperodellamusica”.

C’è anche il post di Giosi Cincotti che fa riferimento anche a un post di Mario Gelardi, direttore del Nuovo Teatro Sanità: “1 maggio festa del lavoro … molti lavoratori dello spettacolo, musicisti e tecnici etc , ancora vengono contattati per lavorare senza compenso , a gratis… paradossi .. cari lavoratori dello spettacolo uniamoci e urliamo ad alta voce i nostri diritti… questa sera ore 19.30 su Rai3 regionale Ettore de Lorenzo intervista Maurizio Capone … sintonizzatevi #iorestoacasa #primomaggio #scioperodellamusica
di seguito un post di Mario Gelardi direttore del NtS’ :
Smettetela di fare esibizioni GRATIS di qualsiasi tipo. Se continuate a far passare l’idea che non state lavorando, ma intrattenendo il pubblico, non sarete mai presi sul serio, il legislatore non capirà mai che il vostro lavoro deve essere retribuito. Soprattutto non lavorate gratis per le istituzioni, sono le prime che dovrebbero crearsi il problema. State avallando l’idea che un operatore dello spettacolo, teatrale, musicale, un qualsiasi artista, possa anche non essere pagato per fare il suo lavoro. Siamo noi per primi che dobbiamo dare dignità e valore al nostro lavoro.
La mia è un’esortazione, non un giudizio, ma per favore poi dopo non vi lamentate. Chi può avere una cosa gratis, no sarà poi disposta a pagarla”!

Da brava intenditrice e fruitrice di musica e arte, non potevo non dare evidenza e risonanza alla Giornata del silenzio per lo spettacolo, una protesta così accorata, sentita e valida, che dovrebbe interessare tutti!

Giornata del silenzio per lo spettacolo: #EMERGENZASENZAFINE #iorestoacasa #primomaggio #scioperodellamusica

Siamo una realtà indipendente
che
non riceve nessun tipo
di finanziamento.
Aiutaci a realizzare il nostro sogno,
dona anche tu

Siamo una realtà indipendente che non riceve nessun tipo
di finanziamento.
Aiutaci a realizzare il nostro sogno,
dona anche tu

futuranews

Iscriviti alla nostra Newsletter:
per te tante sorprese!