Nuovo decreto per gli stipendi: cosa succede ad agosto

Palazzo Chigi pensa a un'azione per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie con un nuovo decreto: salario minimo, cuneo fiscale e reddito di cittadinanza
Nuovo decreto per gli stipendi

Il 12 luglio, Draghi ha ricevuto al Palazzo Chigi i segretari di Cgil, Cisl e Uil per parlare dei salari e inflazioni. Nel nuovo decreto di luglio andrà a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, il salario minimo, cuneo fiscale, reddito di cittadinanza e misure contro la denatalità.

Orlando, Franco e Draghi affronteranno altri punti che sono; gli incentivi, il welfare aziendale, premi produzione, la possibile detestazione degli aumenti contrattuali e dei buoni pasto, e novità su cassa integrazione e smart working.

Il salario minimo sarà, seguendo lo spunto messo sul tavolo del ministro del Lavoro Andrea Orlando, il trattamento economico complessivo dei contratti nazionali firmati dai sindacati rappresentativi, il livello di retribuzione minima il quale ciascun settore.

Servirebbe una legga fissa sui dettagli ci sarà da discutere, ma la proposta  M5s è stata bloccata per il salario minimo per legge a 9 euro l’ora.

Tale compromesso eviterebbe di impantanarsi in una scrittura di una legge generale sul salario minimo di legge, di considerare il trattamento economico dei contratti collettivi nazionali firmati dai sindacati per farne una media, che agisce da livello retribuzioni minime sotto cui si può andare ciascun settore. Si registra il pieno sostegno della Cgil, ma è criticata dalla Cisl, della Uil da una parte delle associazioni datoriali.

Il taglio fiscale inserito nel nuovo decreto

Nuovo decreto per gli stipendi
Soldi (Foto Pixabay)

Il tanto discusso taglio del cuneo fiscale dal Parlamento dovrebbe portare, conti alla mano, una mensilità in più solo ai redditi medio-bassi.

La richiesta dei sindacati è che dovrebbe essere fiscale, per non pesare sulle pensioni. Il taglio sul cuneo fiscale è complesso, Confindustria e tutti i partiti lo invocano, ma c’è un “piccolo problema”; il Pd e voci della “sinistra” chiedono un taglio per i lavoratori, mentre la Lega e Forza Italia chiedono che venga sgravate anche le imprese.

Per le imprese il problema è tutto nel “cuneo fiscale”, ovvero la differenza tra quando un datore di lavoro versa al lordo (tasse, contributi a carico dello stesso lavoratore, etc) il netto, la somma che finisce nelle tasche del dipendente. La Cgil propone di finanziare gli aumenti tassando le rendite fiscali.

Istruzioni “insospettabili” come Ocse o Fondo monetario internazionale chiedono di spostare una parte del carico fiscale del reddito del lavoratore a quello capitale. Per le tasse che impattano sulle buste paga, i sindacati chiedono la riduzione anche per i lavoratori, fiscale però, non contributiva, per evitare brutte sorprese sulla pensione.

Entro agosto con il nuovo decreto arrivano nuove norme contro il caro energia e bollette, la proroga dei crediti energetici per le imprese e lo sconto sulla benzina che scadrà a inizio agosto.

Dipenderà da quanti soldi ci saranno, se viene confermato lo o,1% di crescita nel primo trimestre dell’anno, ma la recessione sarebbe non più una prospettiva ma continuerebbe a navigare a vista, senza troppi margini di manovra.

Se la crescita si aggirasse per lo 0,3% o 0,5% , proietterebbe il Pil annuo intorno al 3%, questo permetterebbe al governo di far entrare a luglio un decreto più massiccio (quello che dice Garofoli) al sostegno della crescita.

Il nuovo decreto che arriverà a fine luglio sarà un anticipo della manovra d’autunno. Nei piani del premier, disinnescherà gli ultimatum più o meno espliciti dei partiti sulle emergenze sociali. Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha ricordato di aver “lavorato benissimo con il governo Conte, perché “quello attuale non ascolta”.

Una frase che non ha fatto molto piacere a Draghi, la sensazione è quella che il presidente del Consiglio voglia rilanciare la promessa del patto sociale, avvenuta un anno e mezzo fa, e abbandonata nel corso dei mesi.

A causa della guerra e della crisi energetica, anche delle materie prime è molto complesso. Sul cuneo fiscale che dal premier arriverà un segnale forte, evitando di aggiungere inflazioni su inflazioni, caricando su salari di un’illusione monetaria.

Settimana calda per il governo in vista del nuovo decreto

Nuovo decreto per gli stipendi
Soldi (Foto Pixabay)

PER RICEVERE TANTE SORPRESE E BELLISSIMI REGALI ENTRA NELLA NOSTRA COMMUNITY, CLICCA QUI E SEGUICI SU INSTAGRAM!

La settimana è molto calda, per il decreto Aiuti la fiducia va alla Camera (l’annunciata astensione grillina). Giovedì tocca al Senato per il via libera definitivo.

È aperto il tema dei taxi in vista delle nuove norme nel ddl concorrenza. Se non bastasse il progetto lus scholae (molto probabilmente resterà tale) una prima proposta di legalizzare l’autocoltivazione di cannabis agitano la maggioranza che sostiene il premier.

“Il centrodestra ogni giorno minaccia sul lus scholae e sulla legge del l’autocoltivazione di cannabis, non sarebbe una priorità per i cittadini italiani. Per capire che si tratta di propaganda, piuttosto stucchevole, basta leggere il calendario dei lavoratori della Camera”, commenta Riccardo Magi, presidente e deputato di +Europa.

“Infatti, queste due proposte di legge, che affrontano grandi questioni sociali, non andranno al voto; saranno rinviate per discutere temi di disciplina del volo da diporto, l’ottavo centenario della morto di San Francesco d’Assisi la giornata in memoria dei caduti del Grande Torino, spiega Magi.

Giovedì Conte attende un segnale da Draghi; impegni sul reddito di cittadinanza, superbonus e salario minimo. “Non restiamo per farci schiaffeggiare”, conferma il presidente del Movimento. “Domani noi voteremo soltanto quello che serve all’Italia e agli Italiani, il resto lo lasciamo votare al Pd M5S, il segretario della Lega Matteo Salvini.

NON PERDERTI NEMMENO UN EVENTO, CLICCA QUI PER VEDERE GLI APPUNTAMENTI IN TUTTA ITALIA

Che segnale si aspettano in concreto i grillini? Oggi Repubblica racconta, è difficile che un decreto ad hoc sul Superbonus, che veniva ipotizzato fino a venerdì nel quartier generale di Campo Marzio.

Il governo sta lavorando sul tema, i tempi sono stretti: “Ecco perché ieri spiegavano che in fondo andava bene una conferenza stampa. Con una apertura di Draghi alla difesa del reddito di cittadinanza (ieri sono tornati via social, Grillo Conte) sui salari, per il vertice di domani con i sindacati”. Una sola certezza: in questa legislatura non esiste un altro governo Draghi a quello attuale, magari senza il M5S.

Ti potrebbe interessare anche -> Bonus 200 euro, chi lo riceverà e quando: tutte le novità

Per quanto riguarda i “pontieri” del Pd sono al lavoro per prevenire lo strappo. I Dem tendono una mano ai pentastellati che consegnano il nuovo documento le loro nove priorità al premier Mario Draghi. Basta con i politicismi, il messaggio del partito democratico indica una via concreta per uscire dall’impasse “dando risposte sui salari e sul welfare”. Occhi puntanti sul nuovo decreto: da questo testo dipenderà la sopravvivenza dell’esecutivo.

Siamo una realtà indipendente
che
non riceve nessun tipo
di finanziamento.
Aiutaci a realizzare il nostro sogno,
dona anche tu

Siamo una realtà indipendente che non riceve nessun tipo di finanziamento.
Aiutaci a realizzare il nostro sogno,
dona anche tu

Siamo una realtà indipendente
che
non riceve nessun tipo
di finanziamento.
Aiutaci a realizzare il nostro sogno,
dona anche tu

torna su
futuranews

Iscriviti alla nostra Newsletter:
per te tante sorprese!