La conferenza stampa del 19 ottobre 2022 ha dato il via alla rassegna I Campi Flegrei – “Sotto il cielo più puro”, un’iniziativa condotta dalla Nuova Orchestra Scarlatti nell’ambito del progetto del Comune di Napoli “AFFABULAZIONE” – Eventi, rassegne e laboratori nella Napoli policentrica.
Sono intervenuti all’incontro Annamaria Mauro, del Centro di produzione RAI di Napoli, Carmine Sangiovanni e Titti Guazzo, rispettivamente Presidente e Assessore alla Cultura della X Municipalità, il Maestro Gaetano Russo, direttore artistico della Nuova Orchestra Scarlatti, Remo Minopoli e Maria Caputo, rispettivamente presidente e consigliere delegato della Mostra d’Oltremare.
“Sotto il cielo più puro”, è l’affermazione di Goethe davanti alla luminosità dell’orizzonte flegreo: i Campi Flegrei, non a caso, sono i protagonisti della nuova rassegna di concerti sociali della Nuova Orchestra Scarlatti: 8 eventi da ascoltare, osservare e vivere dal 21 ottobre al 19 dicembre 2022.
Si parte il 21 ottobre alle ore 20 presso il Teatro Mediterraneo all’interno della Mostra d’Oltremare, con Metamorfosi “da Bach a Carosone” , un musical play con protagonista Giovanna Famulari, polistrumentista, performer teatrale e televisiva, che si esibirà in una performance tutta da vedere (e ascoltare): dall’ Aria sulla quarta corda di Bach si passa a Lennon, Bizet, Theodorakis, Carosone per tornare nuovamente a Bach. Il programma, ricchissimo di giochi musicali su cui si innestano vere e proprie performance teatrali, è pronto per lasciare il pubblico senza fiato.
Napoli, già al centro del programma di rilancio artistico, economico e sociale del Comune proprio attraverso la musica, si riconferma “Città della creatività” e dell’impegno sociale con il piano di eventi presentato nel foyer dell’Auditorium “Domenico Scarlatti” presso la sede partenopea del Centro Studi Televisivi RAI dal direttore artistico della Nuova Orchestra Scarlatti M° Gaetano Russo, che afferma:
“Questa rassegna porta non a caso il sottotitolo “Concerti sociali” perché vuole riprendere nello spirito e negli obiettivi la felice esperienza delle omonime rassegne svolte tra il 2007 e il 2009 presso l’Auditorium della Rai di Napoli, con eventi gratuiti anche allora aperti a tutti, ai quali parteciparono complessivamente circa 15.000 cittadini di ogni età e fascia sociale, di Napoli e di ogni parte della Campania.[…] La rassegna è varia e coniuga, come sempre cerchiamo di fare, qualità e proposte popolari; è gratuita, aperta a tutti, e questa volta, secondo lo spirito del progetto del Comune, rivolta particolarmente al territorio flegreo; e per il massimo coinvolgimento della comunità ci attiveremo insieme al Presidente Sangiovanni e alla X Municipalità; vorremmo anche coinvolgere gli allievi e i docenti delle scuole e del territorio”.
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Cultura ed arte, musica e spettacolo, sì, ma a stretto braccio con la scuola e i giovani, due parole chiave ricorrenti nelle parole del M° Russo che trova riscontro nella politica che il sindaco Gaetano Manfredi, sin dal suo insediamento, con la Giunta, ha posto in atto per il Comune di Napoli in una visione che ha al centro e come perno fondamentale la cultura declinata nei suoi molteplici aspetti.
In linea, il commento del Presidente della X Municipalità (Bagnoli-Fuorigrotta), Carmine Sangiovanni: “È necessaria la partecipazione attiva delle scuole per avvicinare i giovani a un genere di musica generalmente fuori dalle loro corde, ossia la musica classica. Partendo dalla creatività, si producono arrangiamenti straordinari che saranno in grado di catturare il loro interesse”.
La musica, però, è anche veicolo di pace:
Infine – prosegue il M° Russo – poiché per noi la musica è sempre occasione di bellezza condivisa, di socialità, di incontro fra culture, strumento di pace, come segno concreto di pace e di speranza vogliamo dedicare la rassegna alla memoria di un musicista come noi, il direttore d’orchestra ucraino Yuriy Kerpatenko, barbaramente ucciso a Kherson pochi giorni fa
Per conoscere i futuri progetti della Nuova Orchestra Scarlatti consultare il sito ufficiale.
Di seguito, presentiamo un breve dialogo con il direttore artistico e curatore del progetto socio-musicale M° Gaetano Russo al quale siamo riusciti a rivolgere un paio di domande di approfondimento in merito alle finalità del progetto medesimo.
I “concerti sociali” della Nuova Orchestra Scarlatti tra educazione dei giovani e rilancio del territorio
Maestro, ci spiega il significato dell’espressione “concerti sociali”?
Sembrerebbe che la dicitura voglia stare a significare che non si paga un biglietto ed è vero: i concerti non hanno un biglietto, sono completamente gratuiti. Ma concerto sociale vuol dire anche che noi trattiamo musiche che arrivano a tutti, anche a chi non ha studiato musica, anche a chi non vuole sentir parlare di musica classica, non per colpa sua ma per il lavaggio di cervello che gli è stato fatto da tutto e da tutti in questi dieci, venti, trent’anni in cui ha ascoltato nient’altro che “rumori organizzati”. Ecco, sociale vuol dire che le musiche che tratteremo non sono dedicate a noi che le suoniamo ma a tutte le orecchie che le ascolteranno, al di là del fatto che siano persone che non hanno mai ascoltato un concerto o che non credono in quel tipo di musica o che provengono da zone dove la musica non è presente. Ma tutti coloro che la ascolteranno la sentiranno loro.
La musica, tra l’altro, quest’anno in particolare, occupa un grande spazio nell’ambito dei progetti promossi dal Comune di Napoli. In che modo ritiene che questa rassegna possa veicolare il rilancio della città di Napoli sotto il profilo sociale?
Innanzitutto c’è da dire che finalmente dal Comune arrivano segnali verso la cultura, verso tutta la cultura. Perché noi siamo presenti qui con la musica, altrove sono presenti con il teatro. Finalmente perché ce n’era un assoluto bisogno, in particolare dopo due anni e mezzo di fermo di tutto il comparto artistico, musicale e di spettacolo dal vivo a causa della pandemia. Napoli si conferma una città creativa, pulsante di energia, che non si ferma e si conferma città della musica e dell’impegno sociale.
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Non solo la città di Napoli, ma un’attenzione particolare all’area dei Campi Flegrei. Come motiva la scelta per l’interesse di quest’area?
Perché è un’area che è allo stesso tempo al centro e alla periferia: in alcuni momenti si può immaginare che è centro, ma in altri si può immaginare che è periferia. Allora noi portiamo della musica che può andare bene sia per l’uno che per l’altro e grandi protagonisti di questa rassegna saranno i ragazzi, i giovani che vanno avvicinati alla musica, soprattutto ad un tipo di musica a lungo “stereotipata” ma che è in grado, come sempre la musica fa del resto, di educare al bello.