‘Ndrangheta, maxi operazione della Dda: arrestato anche il killer della donna uccisa e data in pasto ai maiali

Oltre 600 militari in tutta Italia coinvolti nel blitz contro la 'ndrangheta. Agli arresti anche professionisti, politici e imprenditori. Emersa la verità sulla morte di Maria Chindamo, l'imprenditrice data in pasto ai maiali
'Ndrangheta, maxi operazione della Dda: arrestato anche il killer della donna uccisa e data in pasto ai maiali

La ‘ndrangheta al centro di una massiccia operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) e coordinata dal Procuratore Nicola Gratteri.

Alle prime luci del mattino il blitz ha portato all’arresto di 29 persone, con altre 52 ai domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per un totale di 84 misure cautelari. Tra gli arrestati vi sono professionisti, politici e imprenditori coinvolti in attività criminali legate alla ‘ndrangheta.

L’operazione ha coinvolto oltre 600 militari in tutta Italia, con un particolare focus nella zona del Vibonese. Tra gli arrestati c’è anche il responsabile dell’omicidio di Maria Chindamo, l’imprenditrice scomparsa nel 2016. Si è scoperto che la donna è stata uccisa e il suo corpo dato in pasto ai maiali.

L’operazione non si è limitata solo al Vibonese ma vede coinvolte anche Roma e Napoli. A Roma oltre 800 operatori di polizia, carabinieri e guardia di finanza sono stati impegnati in perquisizioni mirate alla ricerca di armi e droga in oltre 80 appartamenti nel quartiere di Tor Bella Monaca.

A Napoli, invece, le attività sono state concentrate nella zona dei Quartieri Spagnoli, con numerose perquisizioni e identificazioni di persone e veicoli sospetti.

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‘Ndrangheta, arrestato il responsabile dell’omicidio di Maria Chindamo

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Maria Chindamo (Foto da Facebook @maria.chindamo)

Nell’ambito dell’operazione gli inquirenti si sono messi sulle tracce di Salvatore Ascone, il 57enne responsabile dell’omicidio dell’imprenditrice Maria Chindamo. Secondo le indagini, l’assassinio sarebbe stato motivato dalla relazione sentimentale che la vittima aveva intrapreso dopo il suicidio del marito, avvenuto nel 2015.

Ascone avrebbe commesso il crimine insieme ad altre due persone, una delle quali era minorenne all’epoca dei fatti, mentre l’altra è nel frattempo deceduta. Inoltre, sembra che alcune cosche di ‘ndrangheta nel Vibonese avessero interesse per alcuni terreni di proprietà dell’imprenditrice dopo la morte del marito.

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Quest’operazione rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata in Italia.

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