Naya Rivera nei suoi ultimi istanti di vita
Naya Rivera una delle protagoniste della serie Glee è scomparsa lo scorso 9 luglio. L’attrice 33enne si trovava col figlio di 4 anni per una gita in barca nel Lago Piru in California, ben presto trasformata in tragedia. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, hanno trovato solo il bambino in barca che dormiva, si è subito pensato la peggio. Dopo giorni di ricerche, numerosissimi i volontari intervenuti sul posto per accelerare il ritrovamento del corpo, il 13 luglio viene ritrovato il corpo di Naya. Sulla superficie che galleggiava, sicuramente era rimasta impigliata nella fitta vegetazione del posto. Il decesso è avvenuto per annegamento, l’attrice infatti sarebbe morta per salvare il figlio di 4 anni. Lo sceriffo della Contea di Ventura, California intervenuto sul posto ha subito dichiarato: “Ha usato tutte le sue forze per riportare il figlio sulla barca, ma non ne aveva più per mettersi lei in salvo” .
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Naya Rivera, le diverse teorie sulla sua morte

Negli ultimi giorni è stata diffuso un retroscena circa la tragica vicenda: l’attrice avrebbe tentato di chiedere aiuto. Avrebbe alzato il braccio prima che pure le sue ultime forze lasciassero il suo corpo. Tra le teorie che vi erano sulla morte, in un primo momento si era ipotizzato l’uso di farmaci rinvenuti nell’organismo dell’attrice per curare la sinusite, assunti pochi giorni prima della scomparsa. Ma ben presto anche questa teoria non ha trovato conferme dagli specialisti. La Rivera è morta per salvare il figlio. Naya Rivera è la terza protagonista di Glee a morire, stessa sorte agli attori Cory Monteith – overdose – e Mark Salling – suicidio dopo aver confermato di commettere atti di pedopornografia.
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