Lo scorso 5 marzo alcuni ragazzini hanno danneggiato l’opera dedicata al ricordo di Giancarlo Siani
I carabinieri della Compagnia Napoli centro hanno individuato e denunciato, per danneggiamento, 8 minori. I ragazzini sono ritenuti i responsabili del danno fatto all’opera per Giancarlo Siani, avvenuto lo scorso 5 marzo. Il pannello posto all’esterno della Fondazione Pol.I.S, in ricordo di Giancarlo Siani, è stato colpito ripetutamente con un pallone.
I giovani ragazzi, tutti al di sotto di 14 anni, sono stati accompagnati dai genitori alla Caserma Pastrengo. Le mamme dei ragazzi hanno riferito di non conoscere il significato dell’opera e di essere molto rammaricate per l’accaduto. Di conseguenza hanno dichiarato di essere pronte a risarcire il danno. La Fondazione Pol.I.S. organizzerà, quindi, un incontro con i ragazzi per approfondire le tematiche di cui si occupano. Oltre che fargli conoscere l’importanza della figura del giornalista e di ciò che rappresenta.
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Giancarlo Siani non deve essere dimenticato

Giancarlo Siani è stato un giornalista ucciso dalla Camorra. Egli comincia la sua carriera a Torre Annunziata, dove si occupa principalmente di cronaca nera. Successivamente comincia a collaborare con il noto quotidiano “Il Mattino“, grazie al quale riesce ad approfondire la conoscenza del mondo della camorra, dei boss locali e degli intrecci tra politica e criminalità organizzata. Proprio per questi motivi, in particolare per un suo articolo sull’arresto di un boss, venne ucciso per ordine di Toto Riina.
Giancarlo, però ottenne, il tesserino da giornalista solo dopo la sua morte. Infatti il giorno del 35esimo anniversario della sua uccisione, fu consegnato alla famiglia il tesserino da giornalista. Oltre al murale, gli sono state dedicate anche alcune vie della città di Napoli, gli sono state anche intitolate delle scuole e alcune aule di qualche liceo. Dimostrando che Napoli non dimentica Giancarlo Siani, simbolo di un giornalismo vero e caparbio.
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